PRIMO MAGGIO A TORINO: "UNITI"
Primo maggio, Festa del Lavoro, ma la disoccupazione a Torino resta la più alta in Piemonte.
Purtroppo è questo il drammatico quadro che emerge dalla presentazione della tradizionale festa del lavoro, promossa da Cgil, Cisl e Uil.
Lunedì il corteo partirà alle 9.30 da Piazza Vittorio e si concluderà in Piazza San Carlo.
"Lo slogan di quest'anno", ha detto Enrica Valfré, segretaria generale della Cgil, "è
Uniti per il lavoro". I dati sulla disoccupazione a Torino sono molto alti, cosi come i contratti precari. In questi giorni abbiamo visto il dramma dei lavoratori in appalto" "Abbiamo espresso un giudizio negativo sul bilancio di previsione di Appendino: siamo preoccupati per i tagli che questa giunta vuole fare", ha concluso la Valfré.
Nel 2016 gli occupati nell'area metropolitana torinese sono stati mediamente 928mila (+1,4% rispetto al 2015). Boom di contratti di lavoro a chiamata, che segnano un +474%, così come sono in aumento i tirocini e il tempo determinato. A soffrire maggiormente è il comparto industriale, che ha perso circa duemila addetti.
"Questo territorio", ha sottolineato Domenico Lo Bianco, segretario generale della Cisl, "non riesce più ad attrarre investimenti. È sbagliato tagliare su cultura e turismo".
"Il lavoro", ha commentato Gianni Cortese della Uil, "è la base della nostra costituzione. Siamo contrari alla riduzione dei fondi imposta dal Comune, ma i sindacati non fanno opposizione alla giunta Appendino. Non abbiamo interessi politici da perseguire".
"Il rilancio dell'occupazione", ha infine concluso l'assessore al commercio Alberto Sacco, "dovrà essere al centro del nostro lavoro. In tutti i modi dobbiamo trovare soluzioni uniti: sicuramente in questi mesi avremo potuto dialogare di più con voi, ma c'è stata una serie continua di contigenze".
Foto Mario Sofia
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