Up Sviluppo area ex Pininfarina Slideshow

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Foto: Mario Sofia © 2019


IL FUTURO SVILUPPO DELL'AREA EX PININFARINA:

DOPO QUASI DIECI ANNI DI INATTIVITÀ L'AREA VENDUTA DA FINPIEMONTE PARTECIPAZIONI
TRAMITE SIT (SOCIETÀ DI SVILUPPO INVESTIMENTI E TERRITORIO) A LEVA SPA, FEBAMETAL SPA, SARGOMMA SRL


Grugliasco, 29 Marzo 2019

Un risultato frutto della sinergia tra l'iniziativa imprenditoriale e gli strumenti messi in campo da Regione Piemonte e Città di Grugliasco.

Dopo una decina di anni di inattività e abbandono lo stabilimento ex Pininfarina torna a nuova vita. Si tratta di un'area produttiva di circa 64.500 metri quadrati, a borgata Lesna, nell'isolato delimitato dalle vie Ferrero, Di Vittorio, Alfieri e Pininfarina.
La costruzione originale sorge dove c'erano soltanto campi nel 1955 e subisce diversi ampliamenti, prima negli anni '60, poi nel '79 e, da ultimo nel '95. Nel 1958 vi trovano posto le Carrozzerie Pininfarina che da corso Trapani si trasferiscono a Grugliasco dove restano fino agli anni '90. Un'area che dalla metà degli anni 50 segna la storia dell'automobile italiana, prima in un crescendo produttivo, urbanistico e di fama continui, e poi con un lento declino che ha portato l'area, la palazzina uffici e i capannoni della lastratura e della verniciatura in uno stato di degrado e abbandono da ormai quasi dieci anni.

Oggi 3 aziende decidono di investire su questo pezzo di territorio, un luogo strategico per Grugliasco e per tutta l'area metropolitana di Torino, acquisendo, attraverso una procedura pubblica, l'area per oltre 3mlioni e 400mila euro da Finpiemonte Partecipazioni, tramite Sit (Società di sviluppo investimenti e territorio). Si tratta di Leva spa, nata a Torino negli anni 50 e dagli anni '80 specializzata nella realizzazione di componenti tagliati e cuciti per le principale case automobilistiche europee con un fatturato consolidato di oltre 20milioni di euro e 184 addetti; di Febametal spa, azienda del settore utensileria di precisione per asportazione, nata nel maggio 1995 con un fatturato di oltre 32milioni di euro e oltre 90 addetti; di Sargomma srl azienda che si occupa di progettazione, sviluppo e produzione di componenti in gomma e materie plastiche, nata nel 1981 con un fatturato di quasi 4 milioni di euro e 15 addetti.

Tutto questo è possibile grazie all'impegno di queste tre aziende e a istituzioni capaci di porre in essere strumenti normativi e forme di incentivi che, in un quadro di chiara tutela dell'interesse collettivo, accompagnino le imprese che investono.
Si pensi alla scelta della Città di Grugliasco che con il proprio Piano Regolatore ha sempre tutelato e mantenuto l'area a carattere produttivo ed ha approvato una modifica al proprio regolamento per la determinazione del contributo di costruzione che permette a chi ristrutturi, recuperi e riutilizzi immobili a destinazione industriale dismessi, di usufruire di una riduzione del contributo di costruzione del 50%, aumentabile fino al 70% nel caso di sottoscrizione con il Comune di specifiche convenzioni o protocolli di intesa volti a produrre benefici in termini occupazionali per il territorio grugliaschese. Si pensi, inoltre, agli interventi normativi della Regione Piemonte che, da ultimo ad esempio attraverso la legge 16 del 2018, ha facilitato il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana. «È grazie a questa logica di sistema, di alleanze e di comprensione delle reciproche mission, a cui si affianca l'impegno di tre imprese che si potrà arrivare a riqualificare un'area produttiva che è stata e sarà nuovamente importante per Grugliasco, per Borgata Lesna, ma anche per la realtà metropolitana - affermano il sindaco Roberto Montà e l'assessore all'Urbanistica Emanuele Gaito - Mantenere questo sito con una destinazione produttiva è una scelta che rivendichiamo con convinzione, perché, insieme alle altre decisioni messe in campo come il protocollo con l'Agenzia Piemonte Lavoro e gli sgravi sugli oneri a carico delle imprese ci consente di qualificarci come territorio capace di attrarre investimenti, aziende e realtà produttive che possano affiancarsi a uno dei più grandi poli del sapere di tutta l'area metropolitana di Torino, quel Polo Scientifico che sorgerà a meno di 2 km da qui.
La bonifica dell'area e l'insediamento di aziende nuove si concretizzeranno in un ulteriore passo nella riqualificazione complessiva di borgata Lesna, già interessata dai progetti e dagli investimenti su cascina Armano, il centro commerciale Le Gru e dall'arrivo della nuova fermata ferroviaria metropolitana. A questi vantaggi per la Città, si aggiungono il rafforzamento della possibilità di costruire accordi con ricadute occupazionali e l'intenzione di elaborare un unico atto di indirizzo che unisca le sperimentazioni effettuate finora in ambito occupazionale e urbanistico e contempli forme nuove di incentivazione, detrazione, defiscalizzazione e collaborazione con le imprese che si insediano.
Il tutto senza dimenticare che le ricadute vanno al di là del nostro Comune e riguardano un'area vasta che, attraverso questo processo, vede la conferma della possibilità di accreditarsi come luogo in cui chi intende produrre può trovare partner istituzionali credibili, con particolare attenzione al mondo dell'automotive, per anni produzione identitaria del territorio». Anche l'assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte Giuseppina De Sa ntis sottolinea l'impegno delle istituzioni: «Utensileria di precisione e componentistica automotive: le specializzazioni delle imprese che si insediano in questo sito esprimono due vocazioni storiche della manifattura piemontese.
Accompagnare le aziende che vogliono crescere, investire, innovare, è una priorità dell'azione regionale e ci sta particolarmente a cuore. Oggi è una bella giornata, perché per questo sito e per questa area urbana si apre una pagina nuova».

Brigitte Sardo, Direttore Generale Sargomma srl commenta: «L'operazione dell'area ex Pininfarina è per Sargomma una svolta importante nella propria storia almeno per due motivi. Prima di tutto rappresenta un investimento notevole con un obiettivo chiaro: la possibilità di sviluppare meglio le nostre produzioni, razionalizzando i processi e mettendo a fattor comune le capacità produttive di più soggetti che già oggi collaborano con noi. In secondo luogo, con questa operazione Sargomma ribadisce la sua attenzione al territorio in un'ottica di responsabilità sociale d'impresa che, soprattutto in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, deve farsi più forte stringendo alleanze positive con altri attori dell'economia locale oltre che con le istituzioni».

L'ingegner Paolo Costa Amministratore Delegato di Febametal S.p.A. aggiunge: «(....)La Febametal ha voluto preder parte a questa avventura (...) perché come azienda operante sul territorio sarebbe onorata dal dare nuova vita a questo sito (...) e confermiamo fin d'ora, qualora la situazione economica lo consenta, di impegnarci ad assumere e formare giovani tecnici ed ingegneri meccanici. (...) Siamo fiduciosi nella riuscita del progetto (...), siamo abituati alle sfide difficili, la stessa nascita della Febametal è frutto di una scommessa tra soci»

Alberto Russo, Presidente di Leva S.p.A. conclude: «L'acquisizione degli spazi che appartenevano ad una azienda di così grande fama in Italia e nel mondo come è oggi la Pininfarina ci inorgoglisce e ci riempie di emozione. Guardiamo con serenità e fiducia al futuro dell'automotive consci che l'investimento compiuto in questi giorni ci renderà ancora più strutturati e forti per affrontare le commesse che verranno dal settore in cui operiamo».

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

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