Up Certificazione Ecolabel Europeo Open011 Slideshow

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Foto: beppe © 2017


 

 

 

CERTIFICAZIONE ECOLABEL EUROPEO OPEN 011

LA CASA DELLA MOBILITA’ GIOVANILE OPEN 011 È CERTIFICATA ECOLABEL EUROPEO (IT/025/467)

Dalla riconversione dell’ex stabilimento “Elli Zerboni” di corso Venezia 11, con un progetto voluto dalla Città di Torino e coordinato dalla Divisione Gioventù e Cooperazione Internazionale, Settore Politiche Giovanili, è nata nel 2006 la Casa della Mobilità Giovanile e dell’Intercultura OPEN 011: una foresteria e centro culturale, progettata per sviluppare e facilitare l'incontro tra culture e accogliere gruppi di giovani e singoli.

La struttura OPEN 011 ha ottenuto, nello scorso mese di novembre, la certificazione europea Ecolabel; un riconoscimento di eccellenza che viene concesso solo a quei prodotti che hanno un ridotto impatto ambientale. L’Ecolabel europeo, basato su un sistema multicriterio, caratteristico delle etichette di Tipo I (ISO 14024), è applicato ai servizi di ricettività turistica come stabilito dalla Decisione della Commissione del 9 luglio 2009, lungo tutto il ciclo di vita. Si tratta di un risultato molto importante: a Torino sono solo 4 le strutture che hanno ottenuto la certificazione e OPEN 011 è la prima di proprietà della Città.

Con l’acquisizione dell’attestazione l’Amministrazione intende così rafforzare le azioni di sensibilizzazione mirate a costruire una rete di strutture ricettive certificate sul territorio cittadino, sostenendo la vocazione turistica della nostra città. La Città di Torino da tempo è impegnata in un percorso di sostenibilità ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici che negli anni si è concretizzato e perfezionato nell’adesione volontaria a processi ed indirizzi che ben si coniugano con le diverse transizioni in atto, anticipando di fatto misure, standard e obblighi normativi poi recepiti a livello nazionale.

La sostenibilità ambientale, per essere realmente efficace, deve permeare tutte le politiche delle Amministrazioni pubbliche, che debbono svolgere la funzione di esempi virtuosi ai quali le attività degli altri soggetti economici e sociali possano ispirarsi. Particolare rilevanza può avere, in questo quadro, la realizzazione e gestione di strutture ricettive secondo le indicazioni previste nel marchio “Ecolabel” europeo. Con la limitazione dei consumi energetici, idrici, la produzione di rifiuti e favorendo l’utilizzo di fonti rinnovabili, la Casa della mobilità giovanile è diventata l’esempio virtuoso a cui fare riferimento per la diffusione delle “buone pratiche” ambientali. Grazie all’applicazione dei criteri per ogni mille chilowattora (MWh) di energia elettrica consumati non saranno immessi in atmosfera circa 400 kg di Anidride Carbonica (CO2), così come verrà risparmiato il 33% di acqua per il solo scarico delle tazze WC oltre a quella risparmiata dai rubinetti; inoltre a parità di prodotto offerto nelle colazioni (marmellata) si risparmiano ben 41 g di imballaggi e così via per molti altri accorgimenti. OPEN011 è un complesso turistico ricettivo situato nelle immediate vicinanze del centro città a poche centinaia di metri dalla stazione GTT, collegamento principale con l’Aeroporto Sandro Pertini.

OPEN0011 è dotato di 34 camere per un’ospitalità complessiva di 100 posti letto. Le camere da 2,3,4 posti si contraddistinguono per la loro ampiezza e luminosità e tutte con bagno interno. L’accesso è garantito in tutti i locali della struttura grazie all’assenza di barriere architettoniche o alla possibilità di superamento di quelle esistenti.

A disposizione degli ospiti un ampio ristorante, un bar con dehor esterno, due sale tv con lettore dvd, una terrazza, una sala multimediale con accesso ad internet predisposta anche per i collegamenti Wi-Fi ed una sala studio con biblioteca interna, servizio fotocopie e stampa. All’interno del centro si trovano inoltre due sale polivalenti della capienza rispettivamente di 99 e di 40 posti a sedere, dotate di strumentazione audio-video che rendono OPEN011 sede ideale di convegni, conferenze e seminari.

Per visualizzare e scaricare la delibera: Linee guida per l'ecosostenibilita` delle strutture ricettive in stabili di proprietà dell’Amministrazione. Acquisizione del marchio comunitario di qualità ecologica ecolabel europeo

 http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2016/2016_05197.pdf

 

Nella sezione “turismo sostenibile” del sito istituzionale della Città di Torino è stata aggiunta una nuova pagina sull’Ecolabel europeo Servizio di ricettività turistica dove è anche consultabile il fascicolo di candidatura dell’Open 011

 http://www.comune.torino.it/ambiente/turismosost/index.shtml

Politica Ambientale


La Città di Torino è da tempo che è impegnata in un percorso di sostenibilità ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici che negli anni si è concretizzato e perfezionato nell’adesione volontaria a processi ed indirizzi che ben si coniugano con le diverse transizioni in atto:
 Acquisti Pubblici Ecologici (Protocollo APE – GPP);
 Patto dei Sindaci con il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile TAPE (Turin Action Plan for Energy)
 Mayors adapt con il redigendo piano d’azione;
 Le azioni (walkTo, portale) “verso un turismo sostenibile a Torino”.
 

La struttura OPEN 011 – Casa della mobilità giovanile e dell’intercultura, consapevole delle varie pressioni ambientali generate dalla propria attività di accoglienza, si propone di attenuarle riducendo gli impatti ambientali derivanti sia dalla presenza della struttura stessa sia dall’erogazione dei servizi offerti all’ospite e divenire al tempo stesso un modello di riferimento per tutte le altre strutture ricettive.
Con l’acquisizione della certificazione “ecolabel europeo”, l’Amministrazione comunale, rafforzerà le azioni di sensibilizzazione affinché si possa costituire una rete di strutture ricettive (alberghiere e non) certificate sul territorio comunale volte a soddisfare le diverse istanze ma dove sono condivisi i valori del marchio ecologico comunitario, sostenendo così la vocazione turistica della città.


L’OPEN 011 – Casa della mobilità giovanile e dell’intercultura riconosce l’ambiente come una risorsa primaria non solo per il turismo e il tempo libero ma anche per la vita stessa dell’uomo. Allo stesso tempo, riconosce il turismo come opportunità per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.
 

Le azioni intraprese riguardano: il risparmio di energia e di acqua che prevede l’applicazione di tecnologie e attività gestionali eco-compatibili, atte ad evitare gli sprechi, la prevenzione e gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, il monitoraggio delle performance ambientali della struttura attraverso la rendicontazione dei consumi annui delle risorse impiegate, la formazione ambientale al personale e la sensibilizzazione dell’ospite verso il rispetto e l’importanza fondamentale dell’ambiente con la diffusione delle “buone pratiche” ambientali.
 

Si impegna altresì, al mantenimento della conformità legislativa comunitaria, nazionale, regionale e locale oltre che al rispetto del sistema volontario di etichettatura ecologica dell’Ecolabel europeo sottoscritto.
L’eccellenza ambientale è uno dei valori principali del sistema Ecolabel europeo che la struttura ricettiva intende perseguire costantemente attraverso un processo di miglioramento continuo degli aspetti ambientali e dei relativi impatti.
Ci auguriamo che apprezziate e vogliate aiutarci nel mantenimento degli impegni presi.

 

Open 011 – Casa della Mobilità Giovanile e dell’Intercultura
ex complesso industriale Elli Zerboni in Corso Venezia 11

Cenni storici - 1

Il complesso industriale sorge all'inizio del secolo scorso con la realizzazione di tettoie aperte ubicate lungo via del Ridotto le cui costruzioni risalgono al 1914/1915 come si deduce dalle relative pratiche edilizie. A partire dal 1916 fino al 1925 si assiste ad un ampliamento progressivo dell’insediamento industriale arrivando a saturare il lotto tra via del Ridotto e via Boccardo con la costruzione di capannoni a sheds in c.a. utilizzati come officina e magazzini. A completamento del complesso, nel 1929 viene edificato anche unedificio in via Pavone che dopo successivi ampliamenti verrà sopraelevato nel 1936. Nel 1939 vengono eseguiti alcuni interventi di sistemazione e riplasmazione degli edifici esistenti e viene costruita la palazzina uffici su corso Venezia oggetto di ristrutturazione nel progetto presente. Prima della seconda guerra mondiale l’insediamento industriale acquista la consistenza ancora oggi visibile, costituito da una serie di fabbricati a due e tre piani e una grande officina, posta lungo via Boccardo ad un piano.
La produzione della ditta Elli Zerboni era incentrata su utensileria di precisione (punte ad elica, alesatori, filiere, frese, ec.) anche esportata all’estero per fabbriche automobilistiche, navali, militari, e negli anni Trenta anche su strumenti di misurazione per prodotti meccanici e calibri.

Nel dopoguerra dopo alcuni cambi di proprietà e la dismissione del complesso, la Ripartizione Edilizia Scolastica del Comune di Torino, in attuazione delle indicazioni della deliberazione programmatica del 21.12.1976, ha proposto il recupero del complesso industriale ex Elli Zerboni come sede di un istituto professionale ad indirizzo meccanico. Il gruppo di ricerca diretto dall’arch. Roberto Gabetti nel 1981 presenta una proposta comprendente anche il lotto di via Boccardo e via Pavone, che, però, non ha avuto esito positivo ed è stata abbandonata.
Solo nel 1999, quando viene approvato l'Accordo di Programma del P.RI.U. "Ex F.lli Zerboni", il complesso è fatto oggetto di un progetto di recupero per la riqualificazione urbana della zona, di cui questo progetto è parte importante.

1 - Le immagini d’archivio e prima dei lavori e i testi sono tratti dalla relazione del progetto di riqualificazione redatto dal Settore Ristrutturazioni e Nuovi Edifici Municipali della Città di Torino.


Palazzina uffici su corso Venezia
La costruzione della palazzina uffici risale al 1939, su progetto dell’ing. arch. Mario Dezzutti. L’edificio originario, distribuito su tre piani fuori terra, ha una superficie complessiva pari a circa 2.230 mq, a cui venne aggiunta nel 1940 la costruzione dei ricoveri antiaerei in adiacenza ai sotterranei dei fabbricati preesistenti. La palazzina faceva parte integrante del complesso industriale essendo collegata ai vari edifici adiacenti in più punti, al piano interrato e ai piani fuori terra con il nucleo originario di via del Ridotto, al piano terreno con l'officina di via Boccardo costituendo un unico immenso locale. E', inoltre, ancora possibile individuare le funzioni dei vari locali come la presenza del locale caldaie al piano interrato, di una pesa e di un deposito in corrispondenza del portone di via del Ridotto, di uffici e parte dell’officina al piano terreno, di un magazzino al piano primo e degli uffici tecnici ed amministrativi ai piani primo e secondo o i locali di rappresentanza come la sala del consiglio d'amministrazione al secondo piano, su corso Venezia, dove è visibile su una parete l'assonometria dell'intero complesso.
Il progetto originale, di impronta razionalista è stato realizzato in modo accurato, come si può notare dal disegno dei particolari e da soluzioni architettonico-decorative di buon livello (per esempio la scala ellittica e il rivestimento in klinker).
 

 

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