SANTUARIO DELLA CONSOLATAIl Santuario 
	della Consolata, anche conosciuto con il nome di Chiesa di Santa Maria della 
	Consolazione, è un’affascinante struttura risalente all’epoca 
	paleocristiana, periodo in cui una modesta chiesa dedicata al culto 
	cristiano di Sant’Andrea fu costruita sui resti di un precedente tempio 
	dedicato a culti pagani.
	
	Dal V secolo in poi, questo luogo di culto e l’area circostante hanno 
	continuato a crescere assumendo sempre più importanza per la popolazione del 
	posto, tanto che la chiesetta fu poi ampliata fino a diventare, nel corso 
	del XI secolo, una vera e propria Abbazia. La Chiesa di Santa Maria della 
	Consolazione, in stile romanico, subì durante il 1700 numerosi cambiamenti, 
	affidati all’abile Filippo Juvarra, che toccarono lo stile della chiesa in 
	modo piuttosto radicale per portarla allo stile barocco dell’epoca.
	
	Alla Chiesa della Consolata, legata al culto della Vergine è anche legata la 
	storia dell’icona della Vergine, che dopo varie vicende che la videro 
	apparire e scomparire nel corso degli anni, fu ritrovata definitivamente il 
	20 giugno del 1104. La leggenda narra che ad un certo Giovanni Ravacchio, un 
	cieco proveniente da Briançon, fu rivelata in sogno l’ubicazione di 
	un’immagine raffigurante la Madonna. Una volta recuperata l’icona, l’uomo 
	avrebbe recuperato la vista! L’icona è ancora oggi presente all’interno 
	della cripta di questo santuario, ma non si tratta dell’originale come si 
	credeva, bensì, come fu scoperto nel XIX secolo, di una copia fatta 
	dall’artista Antoniazzo Romano e portata a Torino dal cardinale Della 
	rovere.
	
	Da vedere nel Santuario l’imponente Altare Maggiore, opera di Filippo 
	Juvarra su cui si trovano due angeli in adorazione scolpiti in marmo bianco 
	da Carlo Antonio Tantardini e l’icona della Vergine. Notevole è inoltre 
	anche il Campanile della Chiesa, costruito nell’XI secolo e rimasto la sola 
	testimonianza della precedente chiesa romanica di Sant’Andrea e la facciata 
	neoclassica del 1860.