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Foto: Carlo Cretella © 2017 VBS50 Network


LE NOSTRE LINGUE

PRESENTATO IL PROGRAMMA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA E SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO INTESA CON MIUR

Questa mattina nell’aula magna dell’istituto comprensivo “Regio Parco”, in corso Regio Parco 19, Federica Patti, Assessora all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica della Città, ha presentato il programma dedicato ai minori con cittadinanza non italiana, in occasione della firma del nuovo protocollo d’intesa “Le nostre Lingue” con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.

Il documento è stato siglato dall’Assessora comunale e dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Fabrizio Manca.

La presenza significativa di allieve e allievi con cittadinanza non italiana nelle primarie e secondarie di primo grado ha posto in evidenza la necessità di consolidare e organizzare le attività di maggiore coinvolgimento che interesseranno 2.200 studenti di 51 istituti cittadini.

I temi relativi al diritto allo studio, alla valorizzazione delle differenze, alle pari opportunità di apprendimento per tutti, all’individualizzazione e personalizzazione degli interventi, sono affrontati in tutta la loro complessità con progetti mirati per sostenere il successo formativo e la prevenzione della dispersione scolastica. Tra le numerose attività previste dall’accordo, si evidenziano in particolare:

* il Servizio di mediazione interculturale a favore dei minori di recente arrivo. Le azioni previste riguardano interventi individuali o che coinvolgono la classe; informazioni sull’organizzazione della scuola per le famiglie e consulenze su tematiche multiculturali ai docenti;

* la collaborazione offerta dai senior civici per le attività di sostegno linguistico, in collaborazione con il Servizio Tempi e Orari della Città; * il progetto “Provaci ancora, Sam!” che prevede azioni di contrasto alla dispersione scolastica e al raggiungimento del successo formativo. Nell’anno scolastico 2016/2017 l'iniziativa si è ulteriormente sviluppata su tre direttrici: diritto all'inclusione, garanzia dell'apprendimento del sapere, diritto alla "nuova e piena" cittadinanza;

* il progetto “Italiano lingua 2 a Scuola” mira all’accrescimento delle competenze della lingua italiana delle allieve e degli allievi al fine di migliorarne il rendimento scolastico attraverso corsi intensivi di italiano L 2;

* il servizio di “accompagnamento scolastico dei bambini e delle bambine Rom” a sostegno della frequenza e dell’inclusione scolastica prevede, per le Aree sosta attrezzate e delocalizzate, anche un servizio di scuolabus;

* il progetto “Noi e le nostre lingue”, un programma di iniziative di educazione multiculturale e inclusive finalizzato all’accrescimento delle potenzialità del singolo e di tutti gli alunni attraverso il confronto fra i molteplici sistemi linguistici per valorizzare le diversità oltre a potenziare gli aspetti dell'educazione linguistica di base.

Torino, 18 gennaio 2017

 

                            

PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA CITTA’ DI TORINO

E

L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL PIEMONTE “LE NOSTRE LINGUE” NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO DELLA CITTA’ DI TORINO

VISTA la legge 107/2015 VISTA la C.M. 2/2010 dell’8/1/2010;

VISTA la direttiva regionale U.S.R. prot. 1848 del 22/2/2010 e successive integrazioni;

VISTE le “Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, MIUR 1/3/2006 CM 24;

VISTO il Documento “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”, MIUR, Roma, 2007;

ESAMINATI i dati statistici quantitativi e i dati conoscitivi qualitativi relativi alla situazione delle Scuole Primarie e Secondarie di primo grado di Torino in possesso della Città di Torino e dell’Ufficio Scolastico Regionale (U.S.R.) per il Piemonte;

CONSIDERATO che da anni la Città di Torino, attraverso l’Assessorato all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica, interviene per concorrere a migliorare le opportunità educative e formative nelle scuole e nel territorio della città, secondo i princìpi della Città educativa e della valorizzazione del multiculturalismo, dell’inclusione scolastica e sociale delle bambine e dei bambini e degli adolescenti, nell’ottica del pieno e ampio riconoscimento dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini;

CONSIDERATO che l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, nell’ambito delle risorse disponibili, sostiene le scuole con opportunità di arricchimento dell’offerta formativa e con proposte di qualificazione didattica e di progetti di ricerca/azione rivolti a tutte le scuole e in particolare alle scuole a maggiore intensità immigratoria.

Premessa

La Scuola italiana è parte di significative trasformazioni di natura sociale e culturale, ma anche di natura pedagogica e didattica. Tra i mutamenti ai quali occorre rispondere in modo efficace, positivo e responsabile vi è certamente quello connesso alla presenza sempre più rilevante di alunni di cittadinanza non italiana, bambine/i e ragazze/i appartenenti a Paesi Terzi o a Paesi della Comunità Europea, immigrati o figli di immigrati.

I temi della valorizzazione delle differenze, delle pari opportunità di apprendimento per tutti,dell’individualizzazione e personalizzazione dell’insegnamento e dello sviluppo delle potenzialità devono venir affrontati in tutta la loro complessità. E’, quindi, necessario concorrere a sostenere le Istituzioni Scolastiche con interventi sistematici volti a garantire attenzione alla qualità dell’educazione interculturale, che rafforzino e valorizzino le competenze di tutti gli studenti, e assicurino condizioni positive d’interazione nel contesto interculturale.

Ogni progettualità deve tener conto dell’unicità di ciascun soggetto e della sua storia, dell’impossibilità di riunire sotto un’unica etichetta bambine/i e ragazze/i con storie molto diverse - nati in Italia o all’estero, di classi sociali diverse, con un percorso scolastico in Italia più o meno lungo - e della necessità di avere realtà scolastiche caratterizzate da mix sociale, culturale e di cittadinanze sì da garantire un’effettiva integrazione in un’ottica che tenga conto di questa complessità e che assicuri il rispetto dei principi generali presenti nel Documento ministeriale “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”.

Il presente Protocollo di Intesa costituisce uno strumento condiviso che ha lo scopo di concorrere a supportare le singole Istituzioni scolastiche e le Reti di scuole nelle proprie proposte di educazione interculturale e nei modelli organizzativi atti a sviluppare progetti e attività di accoglienza per l’accrescimento delle potenzialità di tutte/i le alunne e gli alunni, a rafforzare in modo sistematico le attività di insegnamento dell’italiano come seconda lingua e di educazione plurilingue; inoltre, a evidenziare gli elementi di qualità presenti nelle proposte didattiche di ogni scuola.

Obiettivo prioritario è anche definire le prassi, secondo modelli codificabili e verificabili, in modo che ogni Istituzione scolastica ed ogni soggetto che in essa agisce, possa far fronte rapidamente a situazioni sia di emergenza - ingressi in corso d’anno, valutazione delle competenze linguistiche - sia nella normalità della scuola interculturale.

I principi a cui il presente Protocollo si richiama sono in particolare:

- l’Universalismo, il diritto cioè di ogni bambino all’istruzione, indipendentemente dalla posizione dei suoi genitori;

- le Pari opportunità in materia di accesso e di riuscita scolastica;

- l’Educazione interculturale come elemento portante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

- lo Sviluppo del massimo delle potenzialità di tutti gli alunni per il raggiungimento dei traguardi educativi e di apprendimento;

- la Scuola comune, vale a dire l’inserimento degli alunni con cittadinanza non italiana 3 all’interno delle classi scolastiche, evitando la creazione di luoghi separati di apprendimento e favorendo in ogni classe l’equilibrio anche numerico tra le diverse cittadinanze che la compongono.

Gli elementi caratterizzanti il tema dell’inserimento scolastico dei minori non italiani nella Città di Torino sono riconducibili all’eterogeneità e alla concentrazione e riguardano prevalentemente i seguenti aspetti:

- la varietà dei Paesi di origine dei bambini/ragazzi o dei loro familiari: circa 60 paesi di provenienza, con una netta prevalenza di alunni/studenti con cittadinanza romena;

- il periodo di permanenza in Italia. In generale, pur dovendo sempre aver presente la storia specifica di ogni singolo minore, tre sono i raggruppamenti a cui far riferimento: - bambini non parlanti la lingua italiana o al primo livello delle competenze comunicative in quanto appena giunti in Italia o portatori di problematiche particolari (disabilità, situazioni familiari particolarmente complesse); - bambini non nati in Italia ma da tempo presenti sul territorio della città;

- bambini nati in Italia che non dovrebbero avere difficoltà linguistiche e di apprendimento delle materie scolastiche in lingua italiana, ma che necessitano di sostegno nel loro percorso di costruzione di un’identità che tenga conto in positivo, delle varie appartenenze e delle diverse enciclopedie cognitive.

Tutto ciò considerato,

SI STIPULA IL SEGUENTE PROTOCOLLO DI INTESA TRA

La Città di Torino rappresentata da Federica Patti - Assessora all’Istruzione . Edilizia Scolastica, domiciliata – per la sua carica – in Via Bazzi 4, Torino;

E

l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte rappresentato da Fabrizio Manca – Direttore Generale, domiciliato – per la sua carica – in corso Vittorio Emanuele II 70, Torino;

 

Art. 1 La Città di Torino e l’U.S.R. per il Piemonte collaboreranno per l’attuazione di un Programma coordinato di interventi volti al migliore inserimento scolastico degli alunni con cittadinanza non italiana nelle Scuole Primarie e Secondarie di primo grado, al fine di: - promuovere e sostenere il raggiungimento dei risultati di istruzione e di educazione secondo le indicazioni curricolari e i quadri di riferimento vigenti, da parte degli allievi di cittadinanza non italiana iscritti e frequentanti le Scuole statali della Città; - favorire e sostenere una sempre più equilibrata distribuzione degli alunni di cittadinanza non italiana nelle varie sedi scolastiche a partire dai minori neo-arrivati, prima generazione, a inizio e in corso d’anno, prioritariamente per le classi prime di ciascuno dei due gradi scolastici.

Art. 2 L’U.S.R. per il Piemonte e la Città di Torino intendono promuovere la stipula di Accordi di rete – ai sensi del DPR 275/99 - e di Patti territoriali tra le Autonomie scolastiche, disponibili ad aderire al Protocollo “Le mie Lingue”, le Circoscrizioni interessate e l’Area Servizi Educativi per sostenere l’inclusione scolastica ed extrascolastica dei minori oltre a favorire la costituzione di Reti di Scuole per evitare la concentrazione delle iscrizioni dei minori non italiani in alcune sedi scolastiche.

Art. 3 La Città, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, attraverso l’Intesa, si impegna a:

- assicurare alle Scuole che ne facciano richiesta il servizio di mediazione linguistica e interculturale a favore dei minori di recente arrivo e delle loro famiglie;

- concorrere a supportare le Istituzioni scolastiche che si trovano in territori attualmente già caratterizzati da una forte presenza di immigrati, e disponibili ad arricchire la proposta didattica in modo da offrire per tutti le/gli allieve/i quegli elementi attrattivi che favoriscano qualità dell’offerta formativa;

- programmare durante il mese di febbraio, mese della Lingua Madre, una serie di iniziative in collaborazione con i Servizi interessati della Città, che valorizzino il plurilinguismo, il mantenimento della lingua madre, considerati come risorse positive per lo sviluppo delle potenzialità di apprendimento e nella valorizzazione e nel rispetto delle diverse cittadinanze.

- realizzare il progetto “Provaci ancora, Sam!” per quanto riguarda le azioni di contrasto alla dispersione scolastica e al raggiungimento del successo formativo nelle Istituzioni Scolastiche aderenti al Progetto;

- coadiuvare i senior civici per le attività di sostegno linguistico, in collaborazione con il Servizio Tempi e orari della Città, anche con momenti formativi dedicati e di consulenza; - assegnare le insegnanti comunali in servizio per attività di sostegno all’inclusione scolastica di minori stranieri e Rom;

- realizzare “corsi intensivi di italiano L2 nelle Scuole” per contribuire all’accrescimento delle competenze di italiano delle/degli allieve/i, prioritariamente di recente arrivo, permettendo loro di inserirsi nel contesto scolastico;

- sostenere percorsi di didattica ed educazione linguistica inclusiva previsti nel progetto pluriligue “Noi e le nostre lingue”.

Gli impegni di cui al presente articolo si intendono subordinati alla disponibilità delle risorse finanziarie, in base alla quale le azioni descritte potranno essere realizzate in tutto oppure in parte.

Art. 4 L’U.S.R. per il Piemonte s’impegna, sulla base delle proprie competenze, contestualmente agli interventi di cui all’art. 3 a:

1. supportare la formazione degli insegnanti e dei tutor, favorendo la partecipazione dei docenti alle proposte formative che riguardano il presente Protocollo, anche mediante la circolazione di materiali di auto-aggiornamento;

2. promuovere, per il tramite dei Dirigenti scolastici, la costituzione di Reti di scuole, ai sensi del DPR 275/99, funzionali alla concertazione interistituzionale di territorio per la ricognizione dei bisogni e il coordinamento di proposte risolutive.

Art. 5 Al fine dell’attuazione del presente Accordo è costituita una Cabina di regia formata da componenti del Comune di Torino e da rappresentanti dell’U.S.R. per il Piemonte, nonché dai Dirigenti scolastici delle scuole aderenti alle Reti di cui all’art. 2 o di una loro rappresentanza espressa ai sensi del DPR 275/99. La Cabina di regia potrà, in occasione delle riunioni, di volta in volta convocate, avvalersi dell’apporto di altri eventuali esperti o rappresentanti territoriali e scolastici.

Art. 6 Il presente Protocollo ha validità di tre anni a decorrere dalla data di sottoscrizione dell’intesa e potrà essere – d’accordo tra le parti – rinnovato alla scadenza con apposito atto di rinnovo. In caso di vigenza del presente Protocollo di Intesa si demandano a provvedimenti dirigenziali eventuali integrazioni e aggiornamenti migliorativi per gli aspetti gestionali e organizzativi dello stesso. Resta inteso che nessun impegno a finanziare le attività di cui agli articoli 3 e 4 viene assunto con la firma del presente Protocollo, in quanto ogni impegno è differito e subordinato alle determinazioni che saranno al riguardo assunte da parte dei competenti organi della Città di Torino e dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte in ordine ai rispettivi stanziamenti, con esclusione di ogni impegno solidale.

Il Direttore Generale dell’ Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Fabrizio Manca

L’Assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino Federica Patti

 

 

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