Up Palio Slideshow

Palio2016_001
Palio2016_002
Palio2016_003
Palio2016_004
Palio2016_005
Palio2016_006
Palio2016_007
Palio2016_008
Palio2016_009
Palio2016_010
Palio2016_011
Palio2016_012
Palio2016_013
Palio2016_014
Palio2016_015
Palio2016_016
Palio2016_017
Palio2016_018
Palio2016_019
Palio2016_020
Palio2016_021
Palio2016_022
Palio2016_023
Palio2016_024
Palio2016_025
Palio2016_026
Palio2016_027
Palio2016_028
Palio2016_029
Palio2016_030
Palio2016_031
Palio2016_032
Palio2016_033
Palio2016_034
Palio2016_035
Palio2016_036
Palio2016_037
Palio2016_038
Palio2016_039
Palio2016_040
Palio2016_041
Palio2016_042
Palio2016_043
Palio2016_044
Palio2016_045
Palio2016_046
Palio2016_047
Palio2016_048
Palio2016_049
Palio2016_050
Palio2016_051
Palio2016_052
Palio2016_053
Palio2016_054
Palio2016_055
Palio2016_056
Palio2016_057
Palio2016_058
Palio2016_059
Palio2016_060
Palio2016_061
Palio2016_062
Palio2016_063
Palio2016_064
Palio2016_065
Palio2016_066
Palio2016_067
Palio2016_068
Palio2016_069
Palio2016_070
Palio2016_071
Palio2016_072
Palio2016_073
Palio2016_074
Palio2016_075
Palio2016_076
Palio2016_077
Palio2016_078
Palio2016_079
Palio2016_080
Palio2016_081
Palio2016_082
Palio2016_083
Palio2016_084
Palio2016_085
Palio2016_086
Palio2016_087
Palio2016_088
Palio2016_089
Palio2016_090
Palio2016_091
Palio2016_092
Palio2016_093
Palio2016_094
Palio2016_095
Palio2016_096
Palio2016_097
Palio2016_098
Palio2016_099
Palio2016_100
Palio2016_101
Palio2016_102
Palio2016_103
Palio2016_104
Palio2016_105
Palio2016_106
Palio2016_107
Palio2016_108
Palio2016_109
Palio2016_110
Palio2016_111
Palio2016_112
Palio2016_113
Palio2016_114
Palio2016_115
Palio2016_116
Palio2016_117
Palio2016_118
Palio2016_119
Palio2016_120
Palio2016_121
Palio2016_122
Palio2016_123
Palio2016_124
Palio2016_125
Palio2016_126
Palio2016_127
Palio2016_128
Palio2016_129
Palio2016_130
Palio2016_131
Palio2016_132
Palio2016_133
Palio2016_134
Palio2016_135
Palio2016_136
Palio2016_137
Palio2016_138
Palio2016_139
Palio2016_140
Palio2016_141
Palio2016_142
Palio2016_143
Palio2016_144
Palio2016_145
Palio2016_146
Palio2016_147
Palio2016_148
Palio2016_149
Palio2016_150
Palio2016_151
Palio2016_152
Palio2016_153
Palio2016_154
Palio2016_155
Palio2016_156
Palio2016_157
Palio2016_158
Palio2016_159
Palio2016_160
Palio2016_161
Palio2016_162
Palio2016_163
Palio2016_164
Palio2016_165
Palio2016_166
Palio2016_167
Palio2016_168
Palio2016_169
Palio2016_170
Palio2016_171
Palio2016_172
Palio2016_173
Palio2016_174
Palio2016_175
Palio2016_176
Palio2016_177
Palio2016_178
Palio2016_179
Palio2016_180
Palio2016_181
Palio2016_182
Palio2016_183
Palio2016_184
Palio2016_185
Palio2016_186
Palio2016_187
Palio2016_188
Palio2016_189
Palio2016_190
Palio2016_191
Palio2016_192
Palio2016_193
Palio2016_194
Palio2016_195
Palio2016_196
Palio2016_197
Palio2016_198
Palio2016_199
Palio2016_200
Palio2016_201
Palio2016_202
Palio2016_203
Palio2016_204
Palio2016_205
Palio2016_206
Palio2016_207
Palio2016_208
Palio2016_209
Palio2016_210
Palio2016_211
Palio2016_212
Palio2016_213
Palio2016_214
Palio2016_215
Palio2016_216
Palio2016_217
Palio2016_218
Palio2016_219
Palio2016_220
Palio2016_221
Palio2016_222
Palio2016_223
Palio2016_224
Palio2016_225
Palio2016_226
Palio2016_227
Palio2016_228
Palio2016_229
Palio2016_230
Palio2016_231
Palio2016_232
Palio2016_233
Palio2016_234
Palio2016_235
Palio2016_236
Palio2016_237
Palio2016_238
Palio2016_239
Palio2016_240
Palio2016_241
Palio2016_242
Palio2016_243
Palio2016_244
Palio2016_245
Palio2016_246
Palio2016_247
Palio2016_248
Palio2016_249
Palio2016_250
Palio2016_251
Palio2016_252
Palio2016_253
Palio2016_254
Palio2016_255
Palio2016_256
Palio2016_257
Palio2016_258
Palio2016_259
Palio2016_260
Palio2016_261
Palio2016_262
Palio2016_263
Palio2016_264
Palio2016_265
Palio2016_266
Palio2016_267
Palio2016_268
Palio2016_269
Palio2016_270
Palio2016_271
Palio2016_272
Palio2016_273
Palio2016_274
Palio2016_275
Palio2016_276
Palio2016_277
Palio2016_278
 
 

Foto: beppe © 2016

 



PALIO DI ASTI 2016

Il Palio, grande drappo di velluto con le insegne di Asti e la raffigurazione del patrono San Secondo, è il «sogno » cui aspirano ben ventuno contendenti.

Ma, per «Palio», si intende la corsa animosa e appassionata che infiamma le terre astesi a settembre.

Gli astigiani, quasi a voler raddoppiare la festa, regalano al Santo, ogni anno a maggio, un altro drappo con le medesime insegne. D’altronde, è un atto dovuto, per impetrare quella protezione che San Secondo non ha mai mancato di elargire alla sua Città: già nel 1275, infatti, ad Asti, si soleva correre il Palio in occasione della festa del Santo. Anche oggi, come allora, il Sindaco dà licenza di correre il Palio pronunciando antiche parole «...andate e che San Secondo vi assista!».

E per i ventuno partecipanti incomincia una spasmodica attesa che dura per il tempo infinito - un paio di minuti! - di ognuna delle tre batterie e della finale. Sette cavalli al canapo per ogni contesa, nove per la finale e migliaia di borghigiani che sperano, tutti, nel miracolo della vittoria.

Ma a vincere sarà uno soltanto: il più bravo, il più fortunato e scaltro, il più irruente. La gioia del vincitore è incontenibile. In un attimo tutto il borgo dimentica le fatiche di un anno: il lavoro per studiare e cucire i preziosi costumi della sfilata, l’affanno per organizzare le feste e le pantagrueliche cene propiziatorie della vigilia, l’impegno per mettere a punto bandiere e stendardi. Si dimenticano anche le nottate passate in scuderia accanto al cavallo, le levatacce per seguire gli allenamenti.

Tutto è ripagato da un «incredibile» drappo cremisino che stringe il Rettore tra le mani: il Palio. I Palii sono composti da due elementi essenziali: il «labaro » dipinto, che porta l’effige del Santo e le insegne della Città di Asti e il «Palio» propriamente detto, costituito da una lunga pezza di velluto cremisino congiunta al «labaro». Il Palio si misura in «rasi»: sedici per il Palio della corsa, dieci per il Palio offerto alla Collegiata.

Il raso, antica misura piemontese, corrisponde a sessanta centimetri.

I PREMI:

- 1° arrivato: Il Palio, drappo di velluto con l'effige del Santo Patrono

- 2° arrivato: La borsa di monete d'argento

- 3° arrivato: Gli speroni

- 4° arrivato: Il gallo vivo

- 5° arrivato: La coccarda

ultimo arrivato: L'inchioda (acciuga) con l'insalata

 

La Pista:

Non è facile costruire una pista per cavalli in pieno centro, in una bella piazza trapezoidale che porta il nome del più noto degli astigiani. Ma ad Asti, per il Palio, si fa anche questo e Piazza Alfi eri si trasforma: un gruppo di esperti, coordinati da un geologo, verifi ca l’esatta miscela di sabbie astiane del pliocene superiore, così che l’impasto non sia troppo cedevole o, al contrario, troppo consistente. La pista infatti dovrà “tenere” per tre giri di corsa, sia in caso di pioggia imprevista, sia in caso di tempo asciutto, perché i cavalli, in curva come in rettilineo, possano esprimere il massimo in sicurezza. Proprio per questo il tracciato è stato lungamente studiato da una commissione di tecnici: le curve sono state calibrate in modo da consentire la massima sicurezza in corsa e sono protette da robusti “materassi”. Gli astigiani tengono molto ai cavalli.

Tanto che una commissione di docenti universitari, esperti nelle varie branche della veterinaria, visita accuratamente gli animali nei giorni che precedono la corsa, verifi candone con estrema attenzione le condizioni fi siche: in fondo sono atleti e come tali dovranno affrontare al meglio della forma una competizione impegnativa.La partenza si dà “al canapo”: viene tesa una grossa corda - immaginate la gomena di una nave - lunga circa 15 metri e pesante quasi un quintale, che, con un sistema di argano elettromeccanico, attraversa la pista da un punto all’altro della linea di partenza.

Il mossiere, piazzato su un podio, chiamerà i diversi partecipanti alla batteria e quando giudicherà regolamentare l’allineamento, farà cadere il canapo. A quel punto per i 450 metri di pista e per i tre giri di corsa, sarà tutto in mano all’abilità dei fantini e allo sprint dei cavalli. Per allestire la pista servono circa ottocento metri cubi di sabbie astiane.

Il Mossiere:

Secondo il regolamento vigente il Mossiere è responsabile unico della validità della partenza delle batterie eliminatorie e della finale della corsa del Palio. Deve garantire l'allineamento al canapo dei cavalli, secondo l'ordine stabilito dal sorteggio, ha facoltà di richiamare ufficialmente i fantini scorretti durante l'allineamento e di invalidare la partenza quando ritenga che questa non si sia verificata nelle condizioni prescritte.

Per prendere confidenza con cavalli e fantini il Mossiere dà anche la partenza alle prove del venerdì e del sabato antecedente il Palio. Entro ventiquattro ore dalla conclusione della Corsa del Palio, il Mossiere ha l'obbligo di redigere un verbale indirizzato al Sindaco, nel quale riferisce dettagliatamente circa le eventuali infrazioni al vigente Regolamento, commesse da uno o più concorrenti durante l'allineamento.

Il Mossiere viene nominato dall’Amministrazione Comunale entro il 30 giugno di ogni anno. Non deve appartenere a Comitati Palio di Borghi, Rioni o Comuni partecipanti , non deve avere interessi riconosciuti nel Palio , né rapporti di parentela con i Rettori dei Borghi, Rioni o Comuni .

 

 

    PALIO DI ASTI 2016

 

www.vbs50.com - info@vbs50.com

VBS50 © 1998: FOTO - FOTO CITTA' - FOTO EVENTI

 

 

 



Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto