Pentesilea uccise involontariamente le sorella Ippolita durante una battuta di caccia e per ciò fu maledetta dagli dei: destinata ad essere violentata da ogni uomo che avesse posato il suo sguardo su di lei. Per sfuggire al suo destino e per celare le sue fattezze femminili indossò un'armatura da guerriero ed insieme ad una schiera di ancelle anch'esse guerriere (le Amazzoni) si diresse a Troia per essere purificata da Priamo (uno dei “re sacri” dell'antichità).

Restò con le sue compagne a combattere coi troiani assediati dai greci e più di una volta Pentesilea respinse Achille dalle mura di Troia (alcuni addirittura sostengono che lo uccise e che Zeus, supplicato da Teti, gli ridiede la vita), ma alla fine Achille la trafisse con la lancia e scoprendola incredibilmente bella rimuovendole l'armatura si innamorò perdutamente del suo corpo ormai esanime e senza por tempo in mezzo si macchiò di necrofilia, al contempo portando a compimento la maledizione, ma dando con ciò origine a una catena di eventi tragici.

Pentesilea non è citata nell'Iliade, ma l'oltraggio fatto da Achille al suo cadavere è così caratteristicamente omerico e l'episodio è citato in tanti testi classici, che i versi che la riguardano furono forse soppressi dai revisori di Pisistrato.

Il dramma di Pentesilea viene ora riproposto da Francesca Giorgio e Donatella Lessio - con la loro consolidata abilità nell'esprimere in pochi quadri tutta l'essenza, il pathos di una rappresentazione (in questo caso di formidabile impatto emotivo) - nello spettacolo:

“RACCHIUDERMI VOGLIO – PENTESILEA, SECONDO STUDIO”

tratto dal poema drammatico di Heinrich von Kleist (riduzione e versione ritmica italiana di Andrea Laiolo)

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Interpreti:

Francesca Giorgio

Donatella Lessio

Location delle riprese:

Café Liber Arci Club Torino

Prossimo spettacolo:

Vedi locandina (ultima immagine della galleria)