FESTA DELL'UNITA' NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE - 4 NOVEMBRE 2024
San Damiano d'Asti, 4 Novembre 2024
Il 4 novembre l'Italia ricorda l'Armistizio entrato in vigore il 4 novembre 1918 che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
Il 4 novembre terminava la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del "Milite Ignoto", nell'Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa Nazionale.
In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.
Anche a San Damiano d'Asti è stato commemorato il 4 Novembre con una Santa Messa nella Chiesa di San Giuseppe, officiata dal Parroco Don Giancarlo D'Ugo seguita da un momento istituzionale con le autorità dei paesi vicini, dei rappresentanti delle varie associazioni d'arma, dei carabinieri, dei ragazzi delle scuole e di un folto gruppo di Sandamianesi.
Per celebrare questa ricorrenza così si è espresso il Sindaco di San Damiano d'Asti Davide Migliasso:
Autorità Militari, Civili e Religiose, Associazioni Combattenti, d'Armi e di Volontariato, Rappresentanti delle Scuole, Studenti e Insegnanti, Cittadine e Cittadini,
Il 4 novembre è il giorno della commemorazione dei caduti e dei dispersi di tutte le guerre, ma anche del ringraziamento ai militari in servizio, in Italia e nelle missioni internazionali di pace all'estero, e giorno che celebra l'Unità Nazionale.
Siamo qui quindi innanzi tutto per un doveroso e deferente omaggio ai caduti o dispersi nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale e in tutte le guerre. Il loro sacrificio ha contribuito alla nascita Repubblicana; unita, libera e solidale. Guardando le lapidi con i nomi e cognomi ci possiamo rendere conto di quanto siano costate le guerre in termine di lutti a quello che allora era un piccolo paese come il nostro.
Siamo qui per ricordare i giovani militari morti in servizio di Pace all'estero e tutti i soldati italiani lontani da casa, ma siamo anche qui per esprimere la nostra vicinanza a tutte le loro famiglie. A loro va tutto il nostro sostegno ed un commosso ricordo nella giornata delle Forze Armate. Un percorso lungo, sofferto, lastricato di sacrifici, dolore e lutti. Ogni nome di soldato caduto racconta un frammento della nostra storia. Giovani che non hanno avuto la possibilità di vivere il futuro che avevano desiderato.
La nostra storia, anche quella di oggi, è il frutto di quella sofferenza ed ha valore, come è giusto che sia, se continuiamo a farne memoria.
Memoria che si traduce nella consapevolezza, innanzitutto, di quanto sia terribile la guerra, ogni guerra. Infatti siamo qui, perchè anche oggi siamo se così si può dire in "guerra": ormai da tempo, seguendo i telegiornali e leggendo i giornali, ci rendiamo conto quanto purtroppo sia ancora attuale la guerra oggi, ma aggiungerei dicendo che si tratta di guerre assurde.
La giornata di oggi deve anche essere occasione di studio, di riflessione, dí confronto perchè il passato ci aiuti a comprendere il significato del presente e del nostro ruolo di adulti, di giovani, di politici, di educatori, di responsabili dell'oggi. C'è un messaggio forte e chiaro che giunge a noi dalla costituzione italiana: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Ripudiare la guerra vuoi dire vincere l'egoismo umano, sempre pronto a dichiarare nuove guerre per smania di potenza, con la lotta all'ignoranza e al disimpegno civico; la conquista della libertà e della pace non sono state acquisite una volta per tutte, ma sono, invece, conquiste che si consolidano ogni giorno, nelle nostre famiglie, sui luoghi di lavoro, nei luoghi della politica, ovunque si costruisce amore per la vita, per la democrazia, rispetto per gli altri, aiuto per i più deboli. La guerra è solo una sconfitta, lascia morti e feriti. La pace, invece, mantiene il ricordo ed impone la memoria. Ma una cosa deve essere molto chiara: nulla si fa cancellando il passato. Impariamo dal nostro passato, non disperdiamo la lezione della storia e la saggezza dei nostri anziani : impegnamoci personalmente, perchè il nostro paese ha bisogno di ognuno di noi.
Oggi alcuni italiani, soprattutto giovani, non conoscono la nostra storia e non possono fare propri gli ideali che la permeavano. Sta a noi farci carico della responsabilità educativa che deve necessariamente tradursi in azioni dì impegno civile e di solidarietà.
Grazie a tutti voi che avete partecipato a questa importante e suggestiva commemorazione. Grazie a coloro che si impegnano e si impegneranno per un futuro di democrazia e dí libertà. Grazie alle diverse associazioni combattentistiche. Grazie a tutte le forze dell'ordine che tanto hanno fatto e ancora stanno facendo in favore della democrazia e della Pace nel mondo. Grazie a tutte le associazioni di volontariato. Grazie a don Giancarlo. Grazie ai colleghi amministratori. Grazie al prof. Malfatto ed agli studenti dell'indirizzo musicale della scuola media Alfieri di San Damiano.
Per tutti noi, VIVA LE FORZE ARMATE, VIVA L'ITALIA E VIVA LA PACE.
BUONA FESTA DEL 4 NOVEMBRE A TUTTI/E VOI.
Il Sindaco Davide Migliasso
Foto Beppe Sacchetto
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