Up Castellinaldo d'Alba Slideshow

VBS_4417 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4418 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4419 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4420 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4421 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4421A - Castellinaldo d'Alba
VBS_4422 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4423 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4424 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4426 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4428 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4429 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4431 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4433 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4434 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4435 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4436 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4437 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4438 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4440 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4442 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4443 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4444 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4446 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4448 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4449 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4450 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4451 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4452 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4455 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4456 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4457 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4458 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4460 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4461 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4462 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4463 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4466 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4467 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4468 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4469 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4470 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4470A - Castellinaldo d'Alba
VBS_4472 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4477 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4478 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4480 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4481 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4483 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4484 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4487 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4488 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4489 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4490 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4491 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4492 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4494 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4496 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4497 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4498 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4499 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4501 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4502 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4503 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4505 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4506 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4507 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4508 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4509 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4510 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4511 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4515 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4518 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4519 - Castellinaldo d'Alba
VBS_4521 - Castellinaldo d'Alba

Foto: Beppe Sacchetto © 2023



CASTELLINALDO D'ALBA (CN)

 

Castellinaldo, 8 Giugno 2023

Il paese di Castellinaldo è situato nel Roero al limitare dell'alto Monferrato a 312 metri di altezza sul livello del mare in provincia di Cuneo, situato sui rilievi collinari che dividono le valli del fiume Tanaro e del torrente Borbore.

Nel XIII secolo il paese presentava alcune caseforti di proprietà dei de Montefortino, de Vicia, Baresani, Visdomini.

Nel XIV secolo vi fu l'avvicendamento di queste famiglie con i Solaro e Pallidi. Nel 1351 una parte del feudo passò alla famiglia Malabayla di Asti, che fece erigere un castello (demolito alla fine dell'800) a levante dell'attuale castello.

Tra il 1427 ed il 1429 i Damiano acquistarono la restante parte del feudo ed eressero alcune costruzioni fortificate che in seguito vennero accorpate per dare origine all'attuale castello che fu terminato alla fine del XVI secolo.

Il 30 gennaio 2015 Castellinaldo cambia la propria denominazione in Castellinaldo d'Alba.

In cima a una ripida scalinata si erge la parrocchiale di San Dalmazzo che risale al sec. XVIII.

La principale risorsa è l'agricoltura, rivolta prevalentemente alla coltivazione della vite (con produzione di barbera e nebbiolo) e delle pesche, che danno vita a un vivace mercato.

Imprese manifatturiere operano nei settori alimentare, della distillazione e della lavorazione del legno.

Il castello pervenuto sino a noi è quello appartenuto ai Damiani, che dal 1462 erano divenuti feudatari di Priocca. Per quasi cinque secoli essi divisero il possesso del feudo di Castellinaldo con i Malabaila, ciascuno con castello proprio. Quest'ultimo (come quello dei Malabaila), venne edificato tra la fine del '400 e l'inizio del '500. Consisteva in un fortilizio che incorporava una robusta e svettante torre.

Un documento custodito nell'archivio Ripa di Meana lo identifica — nel 1524 — come castrum de Damianis. Le due nobili famiglie che si spartiscono il feudo non sempre riescono a coesistere pacificamente, come a tratti sono tesi i rapporti con la Comunità, sfociati nel 1580 in una congiura contro i Malabaila.
Nel 1594 ha luogo una divisione tra i Damiani, che si attribuiscono i diversi ambienti e le diverse dotazioni del castello. Col terremoto del 1887 la torre rimane gravemente danneggiata e viene mozzata a livello del tetto.
Il salone d'onore dell'attuale costruzione conserva affreschi di Rodolfo Morgari, oltre al soffitto a cassettoni; una camera è detta di "San Carlo" poiché il Santo vi soggiornò durante il viaggio che doveva portarlo a Torino per l'ostensione della Sacra Sindone che il duca Emanuele Filiberto aveva fatto trasferire da Chambery a Torino.
L'adiacente scuderia fu costruita attorno al 1700, e venne collegata al castello con un cammino coperto.
Attualmente vi ha sede la "Bottega del Vino" comunale, con la permanente esposizione dei vini dell'"Associazione Vinaioli di Castellinaldo".

 

 

    Foto Beppe Sacchetto

 

 

   VBS50 Network Photography Torino

    https://www.vbs50.com - info@vbs50.com

    Foto - Città - Eventi - Attualità - Cerimonie - Web

    vbs50©1998

 

 

 


Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto