CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE CARABINIERE SCELTO FERNANDO STEFANIZZI
Medaglia d’oro al Valor Militare, morto in un conflitto a fuoco l'8 febbraio 1988
San Damiano d'Asti, 8 Febbraio 2025
Si è svolta questa mattina a San Damiano d'Asti la solenne cerimonia di commemorazione dell'atto eroico del Carabiniere Scelto Fernando Stefanizzi, vittima di malviventi durante il tentativo di una rapina all'Ufficio Postale locale l'8 Febbraio 1988. Alla Commemorazione hanno preso parte Autorità Civili e Militari, rappresentanze dei Comuni Limitrofi, rappresentanti Carabinieri del Piemonte e Valle d’Aosta, le Forze Armate locali, le associazioni d'Arma, la Moglie e i figli di Stefanizzi, e una folta rappresentanza di cittadini di San Damiano d'Asti.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona d'alloro presso la lapide che ricorda il sacrificio del Carabiniere in Piazza Libertà seguita dalla Santa Messa nella Chiesa di San Giuseppe officiata dal Parroco Don Giancarlo D'Ugo.
Il Carabiniere Scelto Fernando Stefanizzi è stato ucciso in servizio l’8 febbraio 1988 a San Damiano d'Asti in Piazza Libertà dove all'epoca si trovava l'Ufficio Postale. Alcuni malviventi nel tentativo di rapinare l’ufficio postale, nel conflitto a fuoco che ne era scaturito, avevano preso in ostaggio il Comandante della Stazione Carabinieri. Stefanizzi con coraggio aveva provato a fermare i rapinatori senza far uso delle armi anche per non esporre a rischi il collega.
Il suo gesto eroico è stato onorato il 4 maggio 1989 con la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione:
“Nel corso di servizio antirapina, interveniva intrepidamente in aiuto del proprio Comandante di Stazione sopraffatto da due rapinatori armati all’interno di ufficio postale. Pur conscio di esporsi a gravissimo rischio, tentava di bloccare i malviventi senza ricorrere all’uso delle armi per salvaguardare l’incolumità del superiore. Fatto segno a repentina azione di fuoco da parte di uno dei criminali, benché mortalmente ferito, raccoglieva le residue energie in un estremo tentativo di reazione armata. Fulgido esempio di insigne coraggio, nobile altruismo ed elevate virtù militari”.
Il Sindaco Davide Migliasso nel suo discorso, ha così ricordato la figura del Carabiniere scelto Fernando Stefanizzi:
Carissimi carabinieri, familiari, concittadini/e, rappresentanti di tutte le Associazioni, Autorità Religiose, Civili e Militari, per me è sempre molto importante ritrovarci per commemorare uomini e donne che hanno dedicato la propria vita ad altri.
Oggi celebriamo il 37 anniversario dei doveroso ricordo dei carabiniere Fernando Stefanizzi, che proprio qui venne assassinato da rapinatori presso l'ufficio postale della nostra città, nel corso di un conflitto a fuoco con alcuni malviventi, i quali avevano anche preso in ostaggio il comandante di stazione. li 4 maggio 1989 gli venne concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria. Nel 2013 è stata a lui intitolata la caserma sede del Comando stazione carabinieri di San Damiano d'Asti.
La commemorazione di oggi ci permette di ricordare anche tutti gli altri, militari e civili, che si sono sacrificati in nome della pace, della patria e della democrazia. Ricordare e ringraziare gli uomini e le donne delle forze dell'ordine è per noi un dovere.
Mi pregio di ringraziare l'arma dei carabinieri con cui ogni anno, ormai da tanti anni, organizziamo questa cerimonia di ricordo del valoroso carabiniere Fernando Stefanizzi, affinchè la sua memoria ed il suo gesto eroico possano continuare a perpetuare.
Ogni nome di soldato e di membri delle forze dell'ordine caduti che leggiamo nelle lapidi dei nostri sacrari, accanto alle migliaia di sconosciuti, raccontano un frammento della nostra storia collettiva. Vite spezzate, sacrificate. Giovani che non hanno avuto il dono di vivere il futuro che avevano sognato. Genitori che li hanno pianti, mogli e figli che hanno atteso invano sposi e padri che non hanno fatto ritorno alle loro case. La nostra storia, anche quella di oggi, è frutto anche di quel dolore. E ha valore proprio, perché ne ha saputo fare memoria. Quei sacrifici non sono stati vani. Perché, nella consapevolezza di quanto sia terribile la guerra, si è radicato nel cuore della nostra Europa il dovere ineludibile della pace. E ancora:
I nostri militari, i nostri uomini e donne delle forze dell'ordine sono impegnati per garantire pace e sicurezza in tante aree del mondo. Lo fanno con straordinaria professionalità e competenza, con uno spirito di umanità che li fa apprezzare come un vero e proprio modello. Voglio ricordare quanti in questi anni hanno sacrificato la loro vita ❑ sono rimasti feriti compiendo il loro dovere.
A loro la Repubblica è grata.
Ai loro cari il pensiero e l'abbraccio di tutti noi.
L'occasione di oggi è anche per ricordare il maggiore Paolo Bonfanti ed il luogotenente Corrado Scola, valorosi carabinieri, gentilissimi collaboratori e rispettosi amici. A loro ancora un grande e dovuto grazie, una sentita preghiera ed un abbraccio affettuoso. Il loro ricordo, come quello di Fernando Stefanizzi, rimarrà indelebile nei nostri cuori.
La speranza vuole essere il filo conduttore di questo mio intervento, il punto di partenza e la conclusione che affido a ciascuno di noi, rappresentanti delle istituzioni, associazioni, cittadini ed a tutti i presenti. Fernando Stefanizzi si inserisce a pieno titolo tra i Martiri dello Stato; ovvero tra coloro che sono stati uccisi da bieche menti e mani assassine, ma il cui sacrificio è valso a dare un fulgido esempio di vita intensa, di fedeltà certa ed incrollabile nello Stato e nelle sue strutture democratiche, e che rappresentano oggi, come ieri e come domani, il modello da emulare e da seguire, senza incertezze e senza indecisioni, nella lotta contro tutte le mafie e contro tutte le illegalità. In una parola, ricordare, con animo deferente e commosso, Fernando Stefanizzi e tutti gli uomini e donne delle forze dell'ordine caduti, ci rende, ancora una volta, orgogliosi di appartenere alla Nazione italiana e di servire con fedeltà, dignità ed onore il nostro Paese. Grazie a tutti voi che avete presenziato e partecipato in raccoglimento a questa sentita commemorazione.
Comunque e sempre:Viva i carabinieri, Viva le forze dell'ordine e Viva l'Italia.
Il Sindaco Dott. Davide Migliasso

Foto Beppe Sacchetto
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