PROGETTO "SAN DAMIANO UNA COMUNITÀ CHE CURA"
PERCORSI DI SALUTE COMUNITARIA
San Damiano d'Asti, 13 Marzo 2023
Conferenza stampa di presentazione del progetto "San Damiano una COMUNITÀ che cura" questa mattina, 13 marzo 2023 alle ore 10.00 nella sala del Consiglio Comunale di San Damiano d'Asti.
Nell'occasione la partnership di progetto costituita dagli enti di terzo settore, Fondazione E. Pescarmona, La Bottega del possibile e SOCIALCOOP e dagli Enti Pubblici, Comune di San Damiano d'Asti, Consorzio CO.GE.SA. e ASL AT sottoscriverà l'accordo di programma che disciplinerà tutto l'iter progettuale che avrà la sua conclusione alla fine del 2024.
Obiettivo generale del progetto, è rafforzare e innovare i servizi e gli interventi di sostegno alla domiciliarità, potenziando gli attuali interventi di prevenzione e promozione della salute, nonché, quelli indirizzati al contrasto della cronicità, in un'ottica di benessere e salute comunitaria, in forte sinergia con i piani di riorganizzazione territoriale dei servizi e con i progetti di attuazione delle misure 6 e 5 del PNRR adottati sia dall'ASLAT che dal COGESA.
Il progetto si ispira a un'idea di welfare di iniziativa, implementa pratiche già sperimentate come il Chronic Care Model (CCM), e promuove un approccio al prendersi cura che mette insieme le diverse accezioni di "Cure e Care", promuovendo un nuovo paradigma della care multidimensionale.
Altresì, la sperimentazione mira a esplorare le potenzialità che può mettere in campo una RSA, qualora agisca come Centro Servizi e come risorsa anche a sostegno della domiciliarità, nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, tra servizi sociali e sanitari, tra professioni e comparti diversi, dove possa esprimersi il ruolo attivo della comunità nel "curare e prendersi cura".
PARTNERSHIP DEL PROGETTO
Enti di terzo settore espressione del privato sociale
FONDAZIONE E. PESCARMONA
SOCIALCOOP CONSORZIO COOPERATIVE SOCIALI
BOTTEGA DEL POSSIBILE
Enti pubblici
COMUNE DI SAN DAMIANO D'ASTI
ASL AT- DISTRETTO SANITARIO
CONSORZIO CO.GE.SA.
Enti terzi da coinvolgere
Università (Scienze Infermieristiche, Scienze Motorie, Servizio Sociale)
Farmacie (dei servizi)
Associazioni di volontariato
Croce Rossa
Parrocchie San Damiano
Scuole materne, elementari, medie e superiori
GLI OBIETTIVI GENERALI:
- Potenziare e innovare il sostegno alla domiciliarità
- Promuovere l'RSA come Centro Servizi
- Promuovere un progetto di salute comunitaria
Verrà utilizzata una metodologia di intervento già ampiamente sperimentata con successo in altri territori, al fine di innovare e rafforzare il sostegno alla domiciliarità, rendendo protagonisti del proprio progetto di salute le persone target del progetto, attraverso nuovi percorsi e modalità del prendersi cura delle persone anziane fragili, nonché, la comunità per riconoscerla come soggetto attivo disponibile ad assumersi delle responsabilità.
Il coinvolgimento della popolazione anziana consentirà di fornire una fotografia reale degli anziani ultra 75enni all'Amministrazione comunale e al sistema dei servizi, di sviluppare un programma di prevenzione e promozione della salute grazie al coinvolgimento del servizio di prevenzione dell'ASLAT, con attività e interventi mirati in relazione alle fragilità che verranno rilevate da parte degli operatori.
Il progetto si avvale di una equipe territoriale multiprofessionale e multiservizio con il compito di promuovere un progetto di salute comunitaria, tale approccio si basa sia su un lavoro di e in rete sia, di sviluppo di comunità, per il quale gli operatori dell'equipe verranno opportunamente formati.
Questi operatori assumeranno il compito di andare verso le persone senza attendere che siano queste a recarsi dai servizi, per svolgere un intervento a carattere preventivo, nonché, per raggiungere gli irraggiungibili al fine di contrastare le diseguaglianze presenti, per promuovere un'azione di Ascolto al fine di analizzare non solo i bisogni presenti ma anche le risorse possedute dalle persone, altresì, per favorire l'accesso alla rete territoriale dei servizi.
L'equipe sarà formata da: 2 OSS e 1 Educatore della cooperativa che gestisce la struttura residenziale, nonché, da una Psicologa/o sempre della cooperativa che interverrà su casi specifici e su quelle azioni in cui sarà ritenuto utile tale figura; da un Infermiere di famiglia e di comunità dell'ASL che potrà assumere il cocoordinamento dell'equipe stessa, nonché, da un Assistente sociale dell'ASL che contribuirà a migliorare gli attuali livelli di integrazione sociosanitaria, nonché, gli attuali percorsi della continuità assistenziale e delle dimissioni protette che coinvolgeranno il target del progetto; da un Assistente sociale del Consorzio che contribuirà alla presa in carico globale degli anziani che verranno coinvolti dalle attività del progetto, e in particolare delle situazioni di maggiore disagio e difficoltà che si potranno incontrare a seguito delle visite domiciliari previste.
L'equipe sarà altresì chiamata a predisporre particolari percorsi e iniziative di supporto e di accompagnamento, implementando gli attuali POTA, per gli anziani, che aderiranno al progetto, che si trovano a vivere in una condizione di cronicità. Altresì, integrare il contributo di base e specialistico di ogni figura professionale, che potrà eventualmente essere coinvolta, la responsabilità sanitaria con quella sociale; sarà chiamata ad attivare relazioni orizzontali di cooperazione e responsabilità con tutte le risorse per la salute che sono mobilita bili nella comunità e nel territorio, per farli diventare una comunità e un territorio che curano.
Facendo tesoro degli insegnamenti che ci ha offerto la pandemia da Covid-19 si è osservato infatti un bisogno sempre crescente di reti cpe possano contrastare la solitudine e l'isolamento involontario, nonché, la necessità di poter contare anche su un supporto psicologico per poter gestire situazioni nuove che provocano paure, ansie e stress, sul disbrigo di alcune attività, sul supporto e aiuto anche nelle piccole attività della vita quotidiana.
Durante il lockdown, quasi ovunque, un gran numero di volontari si è messo in gioco per poter supportare questa fascia di popolazione, tale supporto è avvenuto sia in presenza che a distanza, facendo uso del telefono e di videochiamate, consegnando pasti, farmaci, spesa al domicilio.
Il progetto intende recuperare e valorizzare quella mobilitazione spontanea che è avvenuta, trasformandola in capitale sociale stabile e come patrimonio della comunità.
Ci si prefigge inoltre, di promuovere lo scambio intergenerazionale attraverso il coinvolgimento delle scuole proponendo specifici laboratori che possano coinvolgere i ragazzi degli istituti scolastici e gli anziani, anche quelli attualmente ospitati all'interno della struttura.
Il progetto "San Damiano una COMUNITÀ che cura" intende promuovere e implementare l'attività di volontariato civico, promuovere cittadinanza attiva, affinché queste risorse possano affiancare l'equipe multiprofessionale chiamata ad agire sul territorio, per promuovere un lavoro sociale di comunità, il sostegno alla domiciliarità e la promozione della salute degli anziani del Comune di San Damiano d'Asti.
Foto Beppe Sacchetto
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