FLASHBACK, L'ARTE E' TUTTA CONTEMPORANEA
4-7 Novembre 2021 - Torino, Caserma Dogali
Torino, 3 Novembre 2021
Torna in presenza Flashback l’arte è tutta contemporanea, dopo un’edizione
virtuale nel 2020, che nel contempo ha lanciato la formula della fiera diffusa in
città, è ora il momento di aprire le porte della nuova sede, la ex Caserma Dogali
e accogliere il pubblico dal vivo al 100 per cento!
Le gallerie partecipanti alla IX edizione, intitolata the Free Zone, la Zona
Franca - proporranno scultura, pittura ma anche oggetti di design, arredo e
gioielli di varie epoche, provenienze e tecniche - questa la lista completa:
800/900 Art Studio, Livorno (I); Aleandri Arte Moderna, Roma (I); Art Decoratif di
Roberto Centrella, Fiumicino (RM); Artemisia Fine Art, Dogana (RSM); Benappi
Fine Art, Londra (UK); Biasutti & Biasutti, Torino (I); Caretto & Occhinegro, Torino
(I); Flavio Gianassi – FG Fine Art, Londra (UK); Flavio Pozzallo, Oulx – To (I);
Galleria Alessandro Bagnai, Foiano della Chiana - AR (I); Galleria Carlo Virgilio &
C., Roma (I), Londra (UK); Galleria d’arte Niccoli, Parma (I); Galleria d’Arte
Roccatre, Torino (I); Galleria Del Ponte, Torino (I); Galleria dello Scudo, Verona
(I); Galleria Luigi Caretto, Torino (I) – Madrid (E); Galleria Russo, Roma (I); l
Cartiglio, Torino (I); Longari Arte Milano, Milano (I); Lorenzo e Paola Monticone
Gioielli d’epoca, Torino (I); MB Arte Libri, Milano (I); Mirco Cattai Fine Art &
Antique Rugs, Milano (I); Miriam Di Penta Fine Art, Roma (RM); Photo &
Contemporary, Torino (I); Schreiber Collezioni, Torino (I); Secol-Art di Masoero,
Torino (I); Studio d’Arte Campaiola, Roma (I); Umberto Benappi, Torino (I);
Untitled Association, Roma (I); White Lands, Torino.
Della Zona Franca, marginale, periferica ma libera da pregiudizi e interamente
dedicata all’arte, che ci aspetta dal 4 al 7 novembre a Torino, Flashback ci
mostra uno spiraglio, un anticipo di quanto si potrà ammirare in fiera.
Dedicata alla libertà espressiva della ricerca artistica questa edizione ci regala la
libertà del gesto, della forma, dell’imprevisto, dello sguardo per aprirci al futuro
perché, come ci ricorda Ursula K. Le Guin, “…avremo bisogno di voci capaci di
vedere alternative al modo in cui viviamo ora, capaci di vedere, al di là di una
società stretta dalla paura e dall’ossessione tecnologica, altri modi di essere, e
immaginare persino nuove basi per la speranza. Abbiamo bisogno di scrittori che
si ricordino la libertà. Poeti, visionari, realisti di una realtà più grande”.
Partendo dall’opera di Mario Sironi, dal titolo emblematico: Periferia, del 1940
ca. di Aleandri Arte Moderna, tempere e pastelli a olio su carta con interventi a
lametta per raschiare lo strato di colore superficiale e far emergere il sottostante,
si passa al coetaneo Gino Severini (Cortona 1883 – Parigi 1966), Nature morte
au homard sur plat bleu, 1950 ca., mosaico su cemento di 800/900 Art Studio e
si arriva al maestro dell’informale Alberto Burri, Senza Titolo del 1958, tecnica
mista (acrilico, tela, vinavil) su tavola di Artemisia Fine Art che ci racconta della
libertà dell'imprevisto.
Si prosegue nella libertà del gesto e della forma approdando all’opera Ecce Puer
di Medardo Rosso (Galleria Russo) e alle opere di Sandro Chia e Mimmo
Paladino (Galleria dello Scudo), autori della Transavanguardia, corrente che
opera fuori da coordinate obbligate, seguendo un atteggiamento nomade e libero
con un'attenzione policentrica.
Di Umberto Benappi i Tappeti stesi, 1992 di Aldo Mondino olio su eraclite: un
trompe-l’oeil con il quale Mondino ci mostra la possibilità di cambiare il modo di
vedere le cose e la loro funzione. La trama dell’eraclite, povera e grezza, diventa
la strabiliante simulazione di un nobile tappeto orientale.
Tappeti “reali” sono invece presentati dalla galleria Mirco Cattai Fine Art and
Antique Rugs come il tappeto Lotto, della metà del XVII secolo di cm 156X114
con origine in Anatolia centrale. I Lotto sono tappeti caratterizzati da una
composizione modulare continua a formare una griglia.
Sull’illusione dello sguardo lavora anche George Rousse, autore in grado di
creare un profondo legame con i luoghi che rappresenta, luoghi spesso
abbandonati che si rigenerano grazie al suo sguardo trasversale. L’opera è
Shodoshima, 2018 della Galleria Photo & Contemporary.
La cavalletta ci dona l'abilità di cogliere le occasioni, di muoversi secondo
l'impulso e saltare in avanti con Grasshopper, un vaso di forma asimmetrica (di
Art Decoratif di Roberto Centrella) in vetro doppio strato inciso ad acido e
lucidato al fuoco. Il decoro di cavalletta ci appare tra le felci nei toni del rosso
vino iridescente su un fondo trasparente. Di produzione Artistica Gallè, anno
1890/1894.
… libertà va cercando, ch'è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta afferma Dante
Alighieri che nel 700mo anno dalla morte non può mancare a Flashback:
Alighieri Dante (1265-1321) - Boccaccio Giovanni (1313-1375) con il
commento di Iacomo della Lana e le correzioni di Cristoforo Berardi. Commedia,
Venezia, Vindelino da Spira, 1477, in-folio (mm 320x215) della libreria antiquaria
Il Cartiglio.
Chiudiamo questo interstizio aperto sulla Free Zone di Flashback con uno
sguardo trasversale su Torino, città sede della manifestazione, grazie all’opera di
Marco Calderini - ricordato come il più piemontese di tutti gli artisti (Torino 1850
- 1941) - Il Po a Torino, olio su tela, cm 120 x 228 della Galleria Carlo Virgilio&C.
Questo come primo sguardo a Flashback, ma la grande Galleria di opere andrà
arricchendosi fino al momento della preview stampa fissato per il 3 novembre in
fiera.
Foto Beppe Sacchetto
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