MANGO (CUNEO) - GNOMOVIA
Mango, 28 Aprile 2023
Mango si trova in provincia di Cuneo, è uno dei maggiori luoghi di produzione di vino Moscato DOCG.
Si ritiene che Mango esistesse già in epoca romana, con il nome di Mangiana Colonia, citato nella Tabula alimentaria di Traiano.
Si trattava, in origine, di un insediamento militare che aveva la funzione di rifornire viveri alle truppe veterane imperiali.
Proprio gli ex soldati, a quanto pare, fondando qui una colonia, diedero origine al primo nucleo del borgo, che fu stabilmente abitato nei secoli successivi.
A Mango passava una delle numerose "vie del sale" che un tempo univano Liguria e Piemonte.
Sulla sommità della collina su cui si erge Mango spicca il Castello dei Marchesi di Busca, in stile barocco, possente e dalle linee sobrie.
Mango appartenne al ducato di Mantova fino al 1714, anno in cui passò sotto il dominio dei Savoia: ospita eventi artistico-culturali ed è sede dell'Enoteca Regionale del Moscato.
Si chiamavano Frave, Vene, Vaglio, i tre castelli che dopo la distruzione diedero origine al borgo di Mango.
Era appena trascorso l'anno Mille. Il nome di Frave compare in parecchi documenti medievali con la forma Fravega, Fauriis, Fabreis, Fabricas, Fraeis ed era una località importante perché sotto le mura e le torri del maniero passava la via "Magistra Langarum", che da Alba, toccando Trezzo, Frave, Rocchetta Belbo, per Castino, Cortemilia, Scaletta e Cairo conduceva alla riviera.
Un raccordo che ha lasciato traccia nella gastronomia locale: dai vigneti della Langa partivano uve e vini, dalla Riviera arrivavano il pesce, il sale e l'olio.
Il Castello di Mango sorge dalle fondamenta di un fortilizio costruito con funzioni eminentemente difensive e strategiche verso il finire del secolo XIII, con tutte le connotazioni tipiche del periodo, camminamenti segreti e sotterranei che andavano a sbucare in aperta campagna, prigioni, luoghi di tortura.
È stato per secoli la residenza estiva dei Marchesi di Busca. Sontuosamente arredato e con un giardino vario ed ampio, il castello ha condizionato lo svilupparsi di tutto il centro storico, ne è prova il settecentesco campanile della Parrocchiale che svetta in allineamento strutturale con il maniero di casa Busca.
Nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale il Castello di Mango fu per qualche tempo un presidio partigiano. In memoria dei fatti che si svolsero in questo territorio, nel 2001, per iniziativa del giornalista Raoul Molinari e su progetto di Letizia Rivetti, è stato istituito a Mango il percorso letterario intitolato "Il paese del partigiano Johnny", basato sul romanzo Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio.
Dal 1985 il Castello di Mango è sede dell'Enoteca Regionale Colline del Moscato, nata da un'idea dell’allora sindaco Annibale Depiero e del giornalista Raoul Molinari, che fu presidente dell'Enoteca stessa per 15 anni.
Dal 2007 fa parte del circuito degli 8 castelli Castelli Doc. La rete dei castelli include anche i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi e Benevello.
È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.
GNOMOVIA
Un percorso a misura di famiglia nel cuore della Langa del Moscato. Pensato ad anello e di facile percorribilità, permette di vivere il paese e la sua natura, vedendolo con gli occhi dei bambini.
Gli allestimenti lungo l’itinerario parlano di gnomi, creature magiche che nelle leggende si presentano simpatiche, benevole e sagge. Gli gnomi sanno parlare il linguaggio della natura, amano i giochi, sono burloni.
La fantasia dei volontari, ispirata dagli gnomi, ha elaborato un percorso esperienziale a misura di bambino, una vera e propria favola a tappe nel mondo degli gnomi, che fosse il giusto mix di spensieratezza, gioco e apprendimento, e lanciasse in modo sereno un messaggio di tutela.
Per questo gli allestimenti sono stati realizzati in prevalenza con materiali di recupero.
Si parte dal centro del paese per un anello di quasi 4 km, ma si può attraversare anche solo la parte principale di circa 2 km. Il percorso è quasi tutto sterrato, eccezion fatta per la parte iniziale asfaltata.
Foto Beppe Sacchetto
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