PALIO DI ASTI 2023 - CORTEO STORICO - SANTA MESSA E BENEDIZIONE DEL CAVALLO E DEL FANTINO
FESTEGGIAMENTI PRIMO CLASSIFICATO CORTEO STORICO E SECONDO POSTO AL PALIO DI ASTI
San Damiano d'Asti, 3 Settembre 2023
Come tradizione il Corteo Storico che quest'anno ha come tema "I veleni nel Medioevo tra antidoti e delitti" ha attraversato le vie della città accompagnato dagli Sbandieratori e Musici del Comitato Palio di San damiano d'Asti tra due ali foltissime di folla che hanno gramito i portici. Molto applaudita l'esibizione in Piazza Libertà cui è seguita la Santa Messa nella Parrocchia di San Vincenzo.
A conclusione della mattinata Benedizione del cavallo e del fantino Stefano Piras.
nel corso della serata della Festa della Birra festeggiamenti per la vittoria del primo premio per la miglior rappresentazione nel Corteo Storico e il secondo posto al palio di asti.
I veleni nel Medioevo tra antidoti e delitti
A partire dal Quattrocento, nelle corti europee dominate da intrighi e rivalità, l’avvelenamento, detto anche arma dei vili, diventò una pratica diffusa. La nascita della chimica e dell’alchimia, impresse uno slancio alla pratica del venefi cio, grazie anche alla scoperta e alla creazione di nuovi e più pericolosi veleni, di origine animale, vegetale o minerale. L’arsenico, o la polvere di arsenico, fu il veleno preferito per tutto il Medioevo. Veniva mescolato alle carni, allora assai speziate e piccanti, o sciolto nei vini rossi che all’epoca erano molto scuri e dall’aspetto torbido, ma veniva usato anche nei modi più strani e ingegnosi: versato in preziosi calici o mediante gioielli, guanti avvelenati, anelli cavi contenenti polveri venefiche, funghi, pagine di libri – di modo che il malcapitato, umettandosi il dito per voltarle ingeriva il veleno – e persino attraverso la cosiddetta “camicia all’italiana”, indumento intimo intriso di sostanze velenose.
Benché dal mondo vegetale provenissero alcuni veleni, non si può dimenticare che le erbe furono anche uno dei fondamenti della medicina medievale, ereditato da un sapere antico. Un esempio proviene proprio dal contado astese e per la precisione dalla villanova di San Damiano.
Qui la pieve di Lavege ospitava l’ordine dei frati Minori Osservanti, che creavano veleni e antidoti, secondo antiche ricette segrete.
Foto Beppe Sacchetto
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