IL PARCO DEL VALENTINO: ANGOLI DI PO
Torino, 19 Agosto 2022
Per tutti quelli che vengono a Torino una tappa quasi obbligatoria è una passeggiata al Parco del Valentino, uno dei più antichi e più ricco di storia della città. Il parco è diventato simbolo della città insieme alla Mole Antonelliana. Si estende tra il ponte monumentale Umberto I, che collega Corso Vittorio Emanuele II con la collina e ponte Isabella proseguimento di Corso Dante verso la collina.
Le origini del nome sono incerte infatti fin dal Medioevo si diceva nella zona adiacente al Po "Valentino".
Tra le tante attrattive del parco, oltre a essere meta degli innamorati che da sempre si danno appuntamento qui, il Castello del Valentino, residenza reale dei Savoia e ora patrimonio Mondiale Unesco, il Borgo Medievale costruito nel 1884 come Sezione di Arte Antica dell’Esposizione Generale Italiana, rifacendosi a antichi edifici piemontesi e valdostani che illustrano con le botteghe, la chiesa, la fontana e vari laboratori, il ponte levatoio, la vita di un tipico borgo medievale.
Sosta inevitabile alla "Fontana del Melograno" riproduzione della fontana del castello di Issogne, la tradizione vuole che gettando una monetina ed esprimendo un desiderio questo si avvera.
Non meno importante nel cortile di Avigliana il Pozzo di Dronero in pietra risalente al quattrocento su cui sono scolpiti gli stemmi nobiliari delle famiglie che avevano i diritti sull'uso dell'acqua: i marchesi di Saluzzo e i Berardi, signori di San Damiano.
Molto suggestiva la
Rocca medievale ispirata
anchessa a castelli piemontesi e valdostani
e si estende su 4 piani.
Nel piano interrato vi sono le prigioni, al piano
terra troviamo l’atrio, il cortile, le cucine, la sala da pranzo e la
camerata dei soldati. Il primo piano ospita la stanza del guardiano, la sala
baronale e la camera da letto che prende ispirazione dalla camera reale del
re di Francia del castello di Issogne, in Valle d’Aosta.
Il Parco si distingue anche per il patrimonio faunistico
specialmente aviario che è presente in grande quantità con diverse specie e
dalla flora ricca di esemplari da ammirare nel Giardino Roccioso
Realizzato ad opera di Giuseppe Ratti in occasione dell’Esposizione internazionale del 1961, sede espositiva della mostra floreale tenutasi in quell’anno a Torino.
Una valletta di 12.000 mq. fu trasformata in un caratteristico giardino attraversato da stradine lastricate, ruscelli, giochi d’acqua, terrazzi e punti di sosta.
Successivamente il giardino fu ampliato, annettendo aree verdi limitrofe e soprattutto il Roseto, realizzato nel 1965; questa collezione permanente di oltre 2000 rosai fu donata alla Città da floricoltori, sia italiani, sia stranieri.
Attualmente il giardino roccioso copre una superficie di 44.000 mq. e al suo interno, ad ogni stagione dell’anno, vengono realizzate numerose aiuole fiorite a ricordo dell’occasione della sua nascita.
A ridosso degli edifici di Torino Esposizioni si staglia con i suoi altissimi getti d'acqua la Fontana dei Dodici Mesi circondata da statue allegoriche dei mesi, edificata per l’Esposizione Nazionale del 1898 in occasione dei 50 anni dello Statuto Albertino.
Una passeggiata sulle rive del po tra lunghi viali alberati, prati estesi e suggestive ricostruzioni su scale di pietra
in stile piemontese che degradano fino a lambire l'acqua del fiume.
Foto Beppe Sacchetto
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