PIETRA E CAPPELLA DI S. ANNA
Cisterna d'Asti, 10 Settembre 2024
Una ripida stradina scavata sui fianchi delle colline in territorio di Cisterna d'Asti, si inerpica tra boschi secolari, e descrivendo un ampio giro raggiunge quella che è chiamata la "Pietra di S. Anna".
Un grande masso a gradoni che si staglia nella boscaglia dove su uno dei gradini qualcuno ha costruito un piccolo presepe.
Nella tradizione popolare, Sant'Anna con Sant'Agata e la Madonna, era la protettrice delle gestanti e delle nutrici. La tradizione ipotizza che la pietra fosse usata come le antiche "Pietre Mammellonari", protuberanze rocciose o stalagmiti calcaree vicine a fonti o sorgenti, le quali venivano succhiate dalle puerpere per favorire la lattazione.
Nel corso dei secoli ha poi preso la sua funzione per divenire il luogo delle nascite, infatti l'arrivo dei neonati veniva spiegato ai bambini dicendo loro che questi erano stati trovati sotto la Pietra di Sant'Anna.
Proseguendo ancora per il sentiero in salita chiamato "Sentiero dei Pini Silvestri" si arriva alla Cappella di Sant'Anna, una piccola chiesetta che si apre su un pianoro erboso.
La Cappella di Sant'Anna venne costruita nei primi anni del '900 ad opera dei proprietari dei terreni vicini allo scopo di invocare la protezione della Santa dalla calamità della grandine.
Il terreno su cui sorge vide costruzioni molto più antiche. Alcune fonti storiche segnalano infatti la presenza, qui e nel Bric Ricoda, di un piccolo borgo, mentre vecchie leggende locali descrivono addirittura di una più antica chiesetta munita di campana d'oro poi nascosta dagli abitanti durante uno dei freguenti periodi di guerra.
La Cappella odierna venne restaurata dapprima alla fine degli anni '30, e poi, a cura della ProLoco, agli inizi degli anni '90.
In occasione del Giubileo del 2000 è stata oggetto di ulteriori cure ed abbellimenti con l'erezione di un'opera bronzea, il Cristo Risorto, eseguita di Gino Scarsi, artista Canalese.
All’interno, sopra ad un piccolo altare in marmo, si trova la nicchia con la statua di Sant’Anna e la Madonna. Le pareti sono affrescate con motivi floreali mentre sul soffitto in un grande rosone sono dipinti due angeli alati.
Sant'Anna, un luogo sacro caro agli abitanti di Cisterna, è diventato un piccolo santuario, luogo di preghiera e di raccoglimento, di rifugio e ristoro.
Foto Beppe Sacchetto
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