SAGRA DELLA LUMACA DI GOVONE - OTTAVA EDIZIONE
Govone, 20 Agosto 2023
Su un'alta collina al confine tra le province di Asti e Cuneo si erge maestoso un castello Sabaudo, dimora estiva di principi e nobili, il castello di Govone.
Quì da otto anni a metà agosto, in ricorrenza della Festa Patronale, si svolge la Sagra della Lumaca. In questo scenario bellissimo, dove lo sguardo spazia sulle colline tutto intorno e che si perdono in lontanaza, dal 18 al 23 Agosto "Govone è in Festa".
La giornata comincia con il "Raduno delle 500 all'ombra del castello" e prosegue poi con il tradizionale conferimento del premio "Amico di Govone" che quest'anno è stato assegnato alla Corale "La Bisalta" di Govone.
E la sera gli chef si sono prodigati nella preparazione di lumache cucinate in diversi modi, Agnolotti del Plin, antipasti succulenti, e numerose specialità locali, per fare onore anche ai palati più esigenti.
In una terra di vini pregiati non può mancare una buona bottiglia di vino locale.
Il tutto porta allegria e simpatia condita con la musica di prestigiose orchestre.
Questa sera sul palco ha coinvolto il numerosissimo pubblico l'Orchestra "FRANCESCA MAZZUCCATO" che con famose canzoni italiane e brani di sua produzione ha fatto ballare in allegria per tutta la serata.
Appuntamento quindi a Govone per un'altra sera speciale con il ricchissimo menù e un'altra prestigiosa orchestra.
PREMIO AMICO DI GOVONE 2023 ALLA CORALE “LA BISALTA”
Parlare della corale “La Bisalta” significa parlare della storia di Govone e ricordare persone e tempi ormai scomparsi.
Il coro di Govone, infatti, nasce nel primo dopoguerra con il nome di Schola Cantorum: è un coro maschile e femminile diretto dal Maestro Cantamessa Domenico (1881-1972). A quel tempo il coro accompagnava soprattutto le feste religiose, ma partecipava anche a competizioni e nel 1949 vinse un premio cantando la romanza “Guarda che bianca luna”, tratta dal Notturno di Giuseppe Verdi. Inoltre, nel 1957, la cantoria si esibì durante il popolare programma televisivo “Viaggio nella Valle del Po” ideato e presentato dallo scrittore Mario Soldati.
Ad un certo punto il numeroso gruppo di donne che vi partecipavano si staccò e il coro, in seguito, assunse il nome di Corale Govonese. Nel 1968-’69 venne diretto da un Maestro di Asti, il sig. Daini, poi, nel 1970, iniziò a dirigerlo il Maestro Cantamessa Teresio e con lui la corale prese l’attuale nome di “La Bisalta”. Il nome ricorda la omonima montagna cuneese delle Alpi Ligure, situata alla confluenza tra le due brevi valli dei torrenti Colla e Josina e la Valle Pesio ed è la montagna degli alpini; molti dei primi componenti furono ex combattenti dei vari fronti e tuttora alcuni cantori appartengono a quel corpo.
Nel 1985 Cravanzola Cesare, che cantava nel coro fin da quando aveva nove anni, ne diventa il nuovo Maestro e ha continuato a dirigerlo fino ad oggi.
Il repertorio della corale si ispira a canti popolari: alcune sono canzoni folkloristiche di un tempo, semplici e commoventi, nate in una misera osteria o in solitari villaggi, durante le lunghe veglie invernali. Altre sono canzoni nate in guerra, nelle pause delle battaglie, in terre lontane e diverse. Tutte, comunque, riflettono ricchezza di sentimento e di valori umani. A queste si aggiunge, poi, un ampio repertorio di canti religiosi.
Gli attuali elementi della corale sono 20 ed è un coro di soli uomini a voci pari. I bassi sono: Bussolino Giuseppe, Cantamessa Luciano, Cantamessa Walter, Mo Luigi, Tortello Massimo. I baritoni sono: Baracco Gabriele (il più giovane!), Baracco Sergio, Cravanzola Bruno, Gatto Giuseppe. I tenori secondi sono: Ceste Aldo, Giacone Daniele, Guelfo Francesco, Massarone Andreino, Sacco Franco. I tenori primi sono: Baracco Luigi, Baracco Mario, Castello Cesare, Ponchione Carlo, Volpe Benedetto. Ricordiamo, inoltre, l’organista che spesso li accompagna, Voglino Marco.
Una menzione particolare va a Cravanzola Vittorio, che alla corale ha partecipato per molti anni con dedizione ed entusiasmo e purtroppo ci ha lasciati recentemente.
Esiste anche la figura del Presidente del gruppo: per quasi vent’anni lo è stato Saracco Carlo, suo appassionato sostenitore; in seguito ha ricoperto questa carica il maresciallo Demarchi Gianmauro ed attualmente il presidente onorario è Baracco Mario, l’elemento che da più anni appartiene alla corale, fin dal lontano 1949!
Fra le molte esibizioni del gruppo ne ricordiamo alcune tra le più significative: nel 1981 la Bisalta partecipò ad un concorso al Piccolo Regio di Torino; negli anni ’80-’90 spesso fu invitata presso le Terme di Saint Vincent in Valle d’Aosta su richiesta del sindaco, originario di San Pietro di Govone. Per anni ha inaugurato la Festa patronale del paese, esibendosi in Piazza Roma nella Serata delle Corali e, a sua volta, è stata invitata dalle più importanti corali della zona.
Su invito dell’Associazione degli Alpini spesso i cantori hanno preso parte alla Feste degli Alpini a Cervasca, esibendosi proprio davanti alla cima della Bisalta. Recentemente hanno partecipato allo spettacolo “L’ultima tradotta” che con canti, ricordi e filmati storici rievoca la tragica Ritirata di Russia avvenuta tra il dicembre del 1942 e il gennaio del 1943. Lo spettacolo è stato presentato sia al Teatro Sociale di Alba che in diversi altri teatri della zona.
In ultimo ricordiamo i servizi della corale durante le più importanti festività religiose in cui accompagnano le celebrazioni liturgiche e, inoltre, le significative esibizioni nella Giornata del 4 Novembre, nelle feste degli alpini, dei carabinieri e in occasioni particolari.
Attualmente i cantori svolgono le prove una volta alla settimana, ma in passato ne svolgevano addirittura tre a settimana. Nel corso degli anni, poi, la corale ha cambiato parecchie sedi: dall’Oratorio parrocchiale alle Sale cinesi nel lato ovest del castello, dal luogo dove oggi si trova il ristorante “Le Scuderie” all’ex canonica ed infine in diversi locali dell’Istituto Sacra Famiglia. Ed è qui che oggi si ritrovano ogni martedì al pianterreno.
Il Maestro Cesare Cravanzola vuole, poi, sottolineare una cosa importante: il coro non ha mai fatto selezione di voci; al limite a chi era meno intonato si diceva sorridendo: “canta un po’ più piano!”. Al di là del canto e dell’esibizione, infatti, quello che conta è lo stare insieme, il senso di comunità e di unione che si crea dopo le prove, quando ci si ferma per scambiare qualche chiacchiera in amicizia.
Per concludere, c’è un accorato appello del più anziano del gruppo, Mario Baracco: abbiamo bisogno di nuovi elementi da inserire nella corale. Govone ha sempre avuto una tradizione di musica e bel canto e bisogna proseguirla, senza mollare mai!
MOTIVAZIONE:
Premio Amico di Govone alla Corale “La Bisalta” per l’impegno ed il servizio a favore della comunità govonese.


Foto Beppe Sacchetto
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