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Foto: Carlo Cretella © 2018


‘OPEN FOR BUSINESS’
STRATEGIA E AZIONI DI MARKETING TERRITORIALE

 

Torino, 6 Giugno 2019

Implementare e rafforzare la competitività e la visibilità di Torino sui mercati internazionali, attrarre nuovi investitori sulla città, sviluppare il tessuto industriale e il terziario avanzato con un lavoro sinergico, sono alcuni degli obiettivi di ‘Open for Business’, il progetto strategico della Città - Divisione Commercio Lavoro Turismo Attività Produttive e Sviluppo Economico, Servizio Sviluppo Economico e Progetti Speciali - che presenta le opportunità di sviluppo e di investimento attraverso le tre vocazioni più significative del capoluogo subalpino:

Turismo
Università
Industria, Innovazione e Ricerca


‘Open for Business nasce con lo scopo di attirare investimenti sulla città e di presentare Torino e il suo territorio come ‘Business Oriented’ – sottolinea Alberto Sacco, assessore al Commercio, Lavoro e Turismo del Comune -. Il progetto, infatti, rappresenta una vision di rinascita del capoluogo piemontese dopo la sua crisi e rende immediatamente intuibile a tutti gli investitori, italiani e stranieri, quello che Torino vuole e deve diventare. Il sito dedicato è uno strumento fondamentale e strategico.
È stato pensato e ideato come un work in progress interattivo, in continuo aggiornamento e di fruibilità immediata per identificare e localizzare le aree che per gli investitori possono risultare più interessanti. Open for Business è un piano strategico che, insieme all’individuazione da parte del Mise di Torino come area di crisi, consentirà di attrarre investimenti che avvieranno una ripresa economica e, auspichiamo, nuovi posti di lavoro. Riteniamo che sia fondamentale, per ottenere tali risultati, lavorare insieme a tutti gli attori del territorio oltre che con gli investitori stranieri. L’obiettivo – conclude Sacco - è rinnovare e trasformare i tre settori per renderli realmente competitivi sul mercato globale’.

Una delle azioni previste dal progetto è l’ideazione, la realizzazione e l’aggiornamento del sito internet ‘Open for Business’ www.comune.torino.it/openforbusiness che illustra la città attraverso i suoi settori strategici.
Si tratta di una piattaforma geografica interattiva capace di restituire in tempo reale la visualizzazione di aree di trasformazione urbana, singoli edifici e schede descrittive dei prodotti immobiliari (aree greenfield/brownfield, fabbricati...) per rendere percepibile e apprezzabile il territorio torinese come ‘Business Destination’; un sistema organizzato capace di recepire e dialogare con gli operatori del mercato economico locale e internazionale e che consenta anche a potenziali investitori di individuare stabili o aree idonee all’insediamento della propria azienda. Il sito contiene sia informazioni di carattere generale utili a contestualizzare i prodotti immobiliari (infrastrutture, aree verdi rilevanti, fiumi, fuochi urbani ecc.), sia i dati relativi al sistema economico che costituiscono la base di ognuna delle mappe riferite alle tre vocazioni della Città. Attraverso diversi layer sono stati individuati e inseriti al loro interno gli asset/prodotti pubblici e privati disponibili per il mercato sulla base di settore, location, dimensione, situazione urbanistica, processi e tempi di valorizzazione.

1. TORINO CITTÀ TURISTICA

Negli ultimi vent’anni Torino ha saputo reinventarsi profondamente, ampliando la sua attrattività. Il turismo e l’indotto sono diventati settori rilevanti per l’economia cittadina e il trend positivo è tuttora in corso. Già famosa per l’architettura barocca e le dimore sabaude, Torino ha fatto leva sulla riqualificazione di aree dismesse e strategicamente posizionate per arricchire il suo patrimonio architettonico contemporaneo: due nuovi grattacieli, il Campus universitario Luigi Einaudi e la Nuvola Lavazza hanno modificato lo skyline della città.
Il rilancio del turismo torinese è frutto anche di una sinergia sempre più stretta tra gli operatori del settore (come ad esempio le ATL Langhe Roero e Vercelli) per condividere e promuovere le iniziative. Così la Città, insieme alla Regione Piemonte, a DMO Piemonte e alla Camera di Commercio di Torino - in coerenza al Piano Strategico Nazionale - ha programmato per il triennio 2018 – 2020 una serie di eventi a temi dedicati.

• 2018 ‘Torino Capitale del Gusto’
• 2019 ‘Torino 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci’
• 2020 ‘Torino Città del Cinema’

Nel 2020 anno in cui Torino sarà consacrata ‘Città del Cinema’ una sezione dedicata all’industria del cinema sarà inserita nella sezione del sito dedicata al Turismo.

L’offerta annuale di iniziative culturali, enogastronomiche e sportive di qualità consolida il prestigio di Torino, richiamando flussi in crescita di turisti italiani e stranieri e conferma che credere nella ‘cultura del territorio’ è una scelta strategica per ridisegnare il profilo e l’identità della Città.

Inoltre, per rivalutare e rendere sempre più attrattivo il comprensorio di piazza della Repubblica, uno dei più affascinanti spazi mercatali d’Europa, si è svolta una grande opera di riqualificazione che ha visto convergere azioni pubblico-private.

L’Osservatorio regionale per il 2017 ha rilevato 1.876.048 arrivi e 4.993.387 presenze, con una permanenza media di circa 3 notti: dati che evidenziano una crescita del flusso turistico rispetto all’anno precedente, in cui si erano registrati 1.165.297 arrivi e 3.663.487 presenze.
Sempre dai dati dell’Osservatorio si evince che il turismo, nel 2018, è cresciuto in un biennio del 14,02%.

Per quanto riguarda il numero complessivo di imprese che offrono servizi di alloggio e ristorazione, il capoluogo piemontese si colloca oggi al quarto posto nel panorama delle città metropolitane italiane e, nella città metropolitana, le imprese che offrono servizi di alloggio sono 747 con una crescita del 5,8% nel periodo 2013-2017. Complessivamente mettono a disposizione più di 70mila posti letto, circa metà dei quali offerti da imprese alberghiere.

2. TORINO CITTÀ UNIVERSITARIA

Torino si colloca tra le più prestigiose realtà accademiche del panorama italiano accogliendo circa 110mila studenti universitari, di cui quasi il 30% fuori sede. In città, infatti, sono presenti due atenei - Politecnico e Università – caratterizzati da una ricerca scientifica di altissimo livello e una didattica all’avanguardia. L’insieme di competenze, specializzazioni e risorse umane qualificate sono tali da garantire alle imprese che intendono insediarsi sul territorio una grande preparazione e professionalità. Inoltre, nei prossimi anni, il territorio torinese sarà interessato da investimenti significativi nella formazione, nella ricerca e nell’innovazione in tre settori chiave: manifattura, scienze e salute.

L’Università degli Studi di Torino, fondata nel 1404, è una delle più antiche e importanti in Italia. Conta oltre 75mila studenti (il 22% provenienti da fuori regione e 4mila 600 stranieri) ed è il secondo Ateneo italiano in base al ranking di ARWU Shanghai e Greenmetric (indice di sostenibilità).
L’Università, collocata in molteplici sedi sparse in tutto il territorio cittadino, ha in programma interventi mirati alla riorganizzazione funzionale degli spazi.
In particolare, prevede di ampliare il Polo scientifico di Grugliasco, dove sono già presenti i Dipartimenti di Scienze agrarie, forestali e alimentari e di Scienze veterinarie, creando la nuova Città delle Scienze, nella quale saranno trasferiti anche i Dipartimenti di Chimica, Scienze della vita e biologiche e Scienze della Terra.
Così facendo si creerà un hub scientifico di livello internazionale con un importante focus sulla ricerca, favorendo un incremento di efficienza, attrattività e competitività. L’investimento complessivo previsto è di circa 156 milioni di euro.

Il Politecnico di Torino, fondato nel 1859, è riconosciuto a livello internazionale come prestigioso centro di formazione e ricerca nei settori dell’ingegneria e dell’architettura. Votato all’innovazione e con importanti legami col mondo industriale, nel 2018 si è classificato come trentatreesima Università tecnica al mondo secondo il QS World University ranking (graduatoria universitaria mondiale per facoltà-disciplina) e in particolare come primo al mondo per tasso di occupazione dei laureati. Gli studenti immatricolati sono circa 33mila 500. Il 59,5% degli iscritti proviene da fuori (45% da altre regioni e 14,5% da 114 Paesi esteri di cui 25% dalla Cina). Ha circa 650 iscritti a corsi di dottorato. Ogni anno si laureano 6mila 200 studenti, di cui circa metà di primo livello e metà di secondo.

Il nuovo Masterplan del Politecnico prevede importanti sviluppi: il Campus di Architettura con la riqualificazione dell’area di Torino Esposizioni, circa 19mila mq di nuovi spazi per un investimento di circa 50 milioni di euro; la Cittadella Politecnica con la riorganizzazione complessiva dell’attuale Campus principale il cui budget previsto è di circa 150 milioni.
I circa 40mila studenti fuori sede, con un trend in crescita, rappresentano una domanda di posti letto molto interessante per nuovi investimenti privati in quanto l’offerta pubblica soddisfa in minima parte la richiesta.

3. TORINO CITTÀ DELL’INDUSTRIA, INNOVAZIONE E RICERCA

Torino è la quarta città italiana per estensione e numero di abitanti: 130 kilometri quadrati (fonte Città di Torino) 2milioni 300mila nell’area metropolitana di cui 882 mila residenti in città. Il capoluogo piemontese è strategicamente collegato ai principali centri produttivi e mercati grazie a un’ampia rete di infrastrutture.

È la prima in Italia a sperimentare la guida autonoma di livello 3 grazie al progetto Smart Road con l’individuazione di un percorso cittadino su strada aperta al traffico oltre a essere all’avanguardia in Europa, insieme a Berlino, Manchester e Göteborg, nello sviluppare una innovativa piattaforma di Mobility as a Service (MaaS), un nuovo modello di mobilità sostenibile che si basa sull’ integrazione di tutti i servizi di trasporto. Sarà inoltre la prima in Italia e tra le prime in Europa ad avere una nuova rete mobile 5G: entro il 2020 l’intera area urbana sarà coperta della nuova banda ultra larga mobile (Fonte Torino CityLab).

Torino conta un rilevante numero di imprese a capitale estero, circa 400 multinazionali, e una ricca presenza nel mondo di imprese torinesi che hanno effettuato investimenti diretti. Negli anni ha saputo reinventare la storica vocazione industriale sviluppando e acquisendo nuove eccellenze produttive in settori strategici legati all’innovazione come il design, l’ICT, l’ingegneria e il biomedicale e mantiene una grande specializzazione nella produzione manifatturiera, in particolare legata ai settori tradizionali del territorio, automotive e aerospace, con eccellenze nei campi del design e dell’ingegneria. Una conversione favorita anche dalla presenza di cluster di specializzazione sostenuti dalle grandi imprese del territorio, da un ricco sistema di R&D (Ricerca e Sviluppo) e da una buona collaborazione tra settore pubblico e privato.

A completare l’eccellente sistema di R&D torinese, caratterizzato dalla presenza dei due importanti Atenei torinesi, si affiancano infatti numerosi centri di ricerca pubblici e privati tra cui: FPT Industrial della CNH Industrial, GM Global Propulsion Systems, IEIIT – CNR, LINKS Leading Innovation and Knowledge for Society, ISMB hosts the MICROSOFT INNOVATION CENTER il Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione (CRITS), CRIT Center for Research and Technological Innovation, TILab, ISI Foundation, INRIM – Italian National Institute of Metrological Research.

La struttura produttiva della città è molto diversificata (varia dalla produzione manifatturiera alle attività per servizi) e, nel prossimo futuro, Torino vuole essere terreno fertile per le sperimentazioni e le innovazioni di frontiera mettendo a disposizione un sistema di infrastrutture fisiche, tecnologiche e know-how quali, per esempio, TORINO CITY LAB (TCL) che fornisce un supporto alle imprese per attività di co-sviluppo e testing di soluzioni innovative in condizioni ‘reali’ sul territorio cittadino e MANUFACTURING TECHNOLOGY AND COMPETENCE CENTER (MTC), progetto che ha lo scopo di contribuire fattivamente alla crescita del sistema industriale e manifatturiero torinese attraverso il rafforzamento del trasferimento tecnologico da Università e Centri di ricerca alle imprese.

Torino inoltre ha saputo trasformarsi anche dal punto di vista urbanistico.

Il cambio del modello produttivo ha infatti creato nuove sfide che la città ha raccolto e affrontato come occasione di sviluppo, recuperando oltre 5milioni di metri quadri di ex aree industriali dismesse che ha convertito in centri scientifici, tecnologici e commerciali, luoghi dedicati ai servizi o alle attività ricreative, nonché soluzioni abitative di pregio.

 

 

    Foto Carlo Cretella

 

 

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