FIRMATO IN COMUNE UN PATTO PER AIUTARE PERSONE E PICCOLE IMPRESE
IN CRISI PER TROPPO INDEBITAMENTO
Torino, 23 Luglio 2019
Gli operatori degli sportelli dei quattro Poli per l’inclusione sociale del Comune di Torino coopereranno nel promuovere l’ascolto dei cittadini e nell’intercettare i casi di vulnerabilità economica derivanti da forti esposizioni debitorie con l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento costituito dall’Associazione “Modello Torino”, creata dagli Ordini professionali degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Aiutando in questo mondo famiglie, consumatori e piccole imprese a superare seri momenti di difficoltà.
Il protocollo sottoscritto oggi nella Sala delle Colonne del Comune di Torino dalla sindaca Chiara Appendino, dal Presidente dell’Ordine degli avvocati di Torino Simona Grabbi e da Luca Asvisio, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Torino, intende favorire anche l’informazione e la formazione dei funzionari del Comune affinché quanti si trovano in difficoltà a causa di un debito e, non rientrino nella casistica di applicazione della legge fallimentare, possano superare situazioni di debito apparentemente insostenibile, i cui casi, ahimè sono tendenzialmente in crescita. L’indebitamento, a causa della crisi economica e del conseguente progressivo impoverimento, negli ultimi anni ha messo a repentaglio numerose famiglie, in sofferenza per la difficoltà a estinguere un mutuo, a onorare spettanze verso il fisco o nei confronti di fornitori, o a pagare l’affitto di un appartamento.
Una legge dello Stato, la numero 3 del 2012 (e le modificazioni successivamente intervenute) fornisce strumenti e procedure adeguate per porre rimedio a tali difficoltà, direttamente sotto il controllo dell’autorità giudiziaria, cancellando peraltro i debiti pregressi (discharge). Occorre tuttavia conoscerne bene i meccanismi. Allargarne la conoscenza e farne emergere i contorni è uno degli obiettivi del patto siglato oggi: “L’inclusione economico-sociale – sottolinea la sindaca Appendino – è al centro del nostro programma amministrativo e la tutela dei soggetti sovraindebitati si inserisce concretamente negli interventi a contrasto della vulnerabilità e della povertà”.
Le procedure per la risoluzione della crisi, che si avviano presso il Tribunale di residenza, sono infatti volte a conseguire la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti, sulla base di un piano che si concretizza essenzialmente in una rateizzazione del pagamento, anche con un forte stralcio dell’esposizione debitoria complessiva. E un ruolo cardine, riconosciuto dalla legge, è rivestito dall’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento: gestisce la procedura svolgendo un’attività di intermediazione fra il debitore insolvente, che assiste con compiti di consulente legale e finanziario - e il Tribunale ponendosi nella veste normativamente riconosciuta di ausiliario del Giudice e assumendo un fondamentale ruolo di garanzia nei confronti dei terzi in generale e dei creditori in particolare.
L’Associazione “Modello Torino”, creata dagli Ordini professionali degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino, ha costituito l’Organismo ottenendone l’iscrizione al n. 170 della sezione A dell’apposito Registro tenuto dal Ministero della Giustizia.
“Entrambi gli Ordini hanno manifestato una fattiva disponibilità nel dare attuazione alla volontà legislativa, creando l’Organismo congiuntamente, selezionando i colleghi avvocati e commercialisti che dopo adeguata formazione, possano farvi parte, dedicandovi spazi all’interno del Palazzo di Giustizia e disponendo delle proprie risorse, creando uno sportello per la cittadinanza, perché entrambi gli Ordini – sottolinea l’avvocato Simona Grabbi - hanno come obiettivo quello di realizzare attraverso il fattivo contributo dei propri iscritti una concreta vicinanza alle esigenze dei cittadini e del mondo sociale in senso lato”.
“L’associazione “Modello Torino” – spiega Luca Asvisio - rappresenta una tangibile modalità di collaborazione tra Istituzioni che capti le istanze provenienti dal territorio e si occupi di renderle effettive ed efficaci sulla base di competenza e professionalità con un occhio particolare alle necessità sociali”.
“Con la recente riorganizzazione dei Servizi Sociali che abbiamo attuato i quattro Poli per l’inclusione sociale sono rivolti, tra l’altro, proprio ad affrontare le problematiche più generali di povertà sociale, economica ed abitativa dei nostri concittadini. E l’accordo di oggi sono convinta porterà risultati efficaci” – aggiunge la sindaca -. Facendo in questo contesto da supporto allo sportello già attivo dell’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento i Poli saranno i luoghi di orientamento per segnalare la necessità dell’eventuale attivazione delle procedure di risanamento delle posizioni debitorie previste dalla Legge n. 3/2012 e anche, successivamente, dal nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”.
Foto Mario Sofia
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