Up G. Quaglia Rieletto Presidente CRT Slideshow

MAS_2700
MAS_2702
MAS_2703
MAS_2704
MAS_2705
MAS_2706
MAS_2708
MAS_2709
MAS_2710
MAS_2711
MAS_2712
MAS_2713
MAS_2714
MAS_2715
MAS_2716
MAS_2717
MAS_2718
MAS_2719
MAS_2723
MAS_2724
MAS_2725
MAS_2726
MAS_2727
MAS_2728
MAS_2729
MAS_2730
MAS_2731
MAS_2732
MAS_2733
MAS_2734
MAS_2735
MAS_2736
MAS_2737
MAS_2739
MAS_2740
MAS_2741
MAS_2742
MAS_2743
MAS_2744
MAS_2745
MAS_2746
MAS_2747
MAS_2748
MAS_2749
MAS_2750
MAS_2751
MAS_2753
MAS_2754
MAS_2755
MAS_2756
MAS_2757
MAS_2758
MAS_2761
MAS_2762
MAS_2763
MAS_2764
MAS_2765
MAS_2766
 

Foto: Mario Sofia © 2019



FONDAZIONE CRT. GIOVANNI QUAGLIA RIELETTO PRESIDENTE ALL'UNANIMITÀ:

"SARÒ DIFENSORE ATTENTO DELL'AUTONOMIA DELLA FONDAZIONE"

 

Torino, 7 Maggio 2019

Il Professor Giovanni Quaglia è stato rieletto all'unanimità Presidente della Fondazione CRT per i prossimi quattro anni, nella seduta di insediamento del Consiglio di Indirizzo appena rinnovato.

Cuneese, classe 1947, già Presidente di Fondazione CRT dal 1 febbraio 2017, Giovanni Quaglia è docente di Economia e Direzione delle Imprese presso il Dipartimento di Management dell'Università di Torino. È Presidente dell'Associazione delle Fondazioni di origine bancaria piemontesi, di Ream Sgr S.p.A., del Comitato di Supporto di Cassa Depositi e Prestiti, componente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato esecutivo dell'Acri. È stato Sindaco di Genola (CN), Consigliere regionale del Piemonte, Presidente della Provincia di Cuneo. È Presidente, amministratore e Sindaco di Società e di Associazioni culturali e di promozione territoriale. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche su temi economici e filantropici, ed è stato insignito di diversi titoli onorifici tra cui Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2002, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Gregorio Magno da Papa Francesco nel 2017. Nel 1995 ha ricevuto, dal Ministro della Pubblica Istruzione, la Medaglia d'oro di prima classe per meriti particolari nel settore della cultura, dell'arte e dell'istruzione.

Nel discorso programmatico per il mandato 2019-2023, il Presidente Quaglia ha ringraziato i Consiglieri di Indirizzo per averlo eletto con voto unanime, e rivolto un cordiale saluto al Consiglio di Amministrazione e al Segretario Generale della Fondazione CRT con tutta la struttura. Nel sottolineare "il rapporto sereno e proficuo con le istituzioni civili, economiche e religiose, le fondazioni e associazioni del territorio, le tante realtà culturali, imprenditoriali, del mondo del lavoro e delle professioni, il variegato e fondamentale mondo del terzo settore", il Presidente Quaglia ha salutato la Sindaca di Torino e i primi cittadini del Piemonte e Valle d'Aosta, i Presidenti, glì Assessori e i Consiglieri di entrambe le Regioni, delle Province e i responsabili di tutte le realtà territoriali, in particolare di quelle situate in aree marginali e che fanno più fatica: "A loro — ha detto — va l'assicurazione di un convinto riconoscimento del difficile compito di amministrare la cosa pubblica e del primato delle Istituzioni". Ai Presidenti delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, riuniti nell'omonima Associazione da lui stesso presieduta, Quaglia ha espresso "la disponibilità a continuare e, se possibile, rendere più pregnante ed efficace un condiviso comune servizio al territorio".

"La scelta unanime che avete effettuato — ha detto il Presidente Quaglia rivolgendosi ai Consiglieri di Indirizzo della Fondazione CRT — dà certamente più forza e autorevolezza alla mia Presidenza, ma conferisce un prestigio e una forza straordinari allo stesso Odi. Inoltre, la pressoché unanime modalità di designazione e di scelta di ognuno di voi, smentisce ricorrenti insinuazioni di interferenze o pressioni dall'esterno. Abbiamo l'orgoglio di essere uomini liberi! Pertanto, sarò difensore attento, al vostro fianco, dell'autonomia della Fondazione, delle vostre libere scelte, delle decisioni che andrete ad assumere, soprattutto negli appuntamenti cruciali, tra due anni per il rinnovo del CdA e, tra quattro, per la nomina del mio successore. Mi auguro che tutte le Istituzioni, ai vari livelli, abbiano la stessa determinazione, la stessa autonomia, la stessa libertà di giudizio e la stessa trasparenza che ha e che avrà la Fondazione CRT".

"Rivendicare con forza il proprio ruolo — ha spiegato il Presidente Quaglia — significa rafforzare e rendere chiara la propria identità, che sta certamente in quello che abbiamo fatto e facciamo, ma anche, e forse soprattutto, nella relazione con il territorio e i suoi attori". Quindi, dopo aver ricordato che, in oltre 27 anni, "la Fondazione è cresciuta, si è consolidata, ha rafforzato e differenziato il patrimonio, potendo così svolgere un ruolo significativo nella promozione della coesione sociale, economica e culturale del Piemonte, della Valle d'Aosta e, con le altre Fondazioni, del Paese", il Professor Quaglia ha aggiunto: "Il profilo dell'impegno del mondo delle Fondazioni, nell'attuale scenario, dovrà sempre più privilegiare le partnership con altri soggetti, per poter rispondere in modo efficace ed efficiente alle sfide del cambiamento e creare così valore per le comunità e per il territorio".

"Per il futuro — ha annunciato il Presidente — ci saranno di grande aiuto le indicazioni emerse nella prima fase degli Stati Generali, la grande operazione di ascolto collettivo per ridefinire mission, vision e strategie della Fondazione per i prossimi anni. E questo, nella convinzione dell'imprescindibile esigenza di collocare le scelte in una prospettiva sistemico-strategica, di fare squadra per condividere analisi e decisioni e di lavorare insieme per far percepire a tutti che Fondazione CRT è una comunità di persone impegnate per gli altri".

"Alcune indicazioni sono emerse con chiarezza dagli Stati Generali — ha proseguito Quaglia — a partire da una forte domanda di leadership da parte della Fondazione CRT nell'incollaggio dei territori e nella messa a fuoco delle traiettorie di sviluppo locale, integrate nel più ampio sistema del Nord Ovest, a fronte di una progressiva difficoltà delle istituzioni pubbliche nel guidare o accompagnare i processi sociali con adeguate disponibilità di risorse e competenze. La questione che si pone, quindi, è in che misura la Fondazione possa assumere questa responsabilità, che non è più solo erogativa, ma strategica, anche tenuto conto che è giustamente riconosciuta come soggetto autonomo e indipendente sia dalla politica sia dalla finanza".

Dopo aver sintetizzato i possibili profili per il futuro ruolo della Fondazione CRT — tra cui quello di "agente di sviluppo", con la messa in campo non solo di risorse economiche, ma anche di una più ampia gamma di competenze tecniche, relazionali, finanziarie, progettuali, e di "tessitrice di reti" con le istituzioni, il mondo del no profit e del terzo settore —, il Presidente Quaglia ha affermato: "È emersa dagli Stati Generali una grande aspettativa nei confronti della Fondazione CRT che, nel corso della propria storia, ha attivato risorse per 1,6 miliardi di euro senza trascurare neppure uno dei 1.284 Comuni piemontesi e valdostani. In un quadro di generale indebolimento dei corpi intermedi, la Fondazione si è negli anni rafforzata sul territorio per capacità progettuale, coraggio di sperimentare, solidità di bilancio, formazione di capitale umano e costruzione di reti, sempre attenta alle aree periferiche, all'innovazione, all'esplorazione delle frontiere degli investimenti a impatto sociale e ambientale. Possiamo avere l'ambizione di affiancare le Istituzioni elettive su questioni che non rientrano nei programmi e nelle linee di intervento di una politica dominata dalla logica di breve periodo, ma necessitano di azioni rispettose dei tempi lunghi della società".

"Per tentare di dare il nostro concreto e auspicato apporto alle tematiche della fase storica che stiamo vivendo — ha proseguito Quaglia —, occorre anzitutto, a mio avviso, recuperare pienamente il senso della comunità, che ci riporta alla persona, alla condivisione, alle tradizioni, al concetto di territorio, e può costituire un modello di valutazione per affrontare criticamente i problemi che le tensioni innovative possono portare in evidenza. Così il capitale umano diventa centrale".

Il Presidente Quaglia ha quindi auspicato che la Fondazione CRT possa "essere una comunità che ha una propria identità, ma che non si isola, avendo un forte senso di appartenenza, impegnandosi a interagire con le più ampie comunità di riferimento, come la Città di Torino e le realtà territoriali del Piemonte e della Valle d'Aosta, ovviamente inserite nel sistema Italia e in Europa".

"A tutti ancora grazie — ha concluso Giovanni Quaglia, rivolgendosi a tutta la Fondazione CRT —. Facciamo in modo di condividere i nostri giorni, che sono belli in rapporto al loro domani, un domani di cui intendiamo essere solidalmente partecipi".

"Le mie più sincere congratulazioni al rinnovato Presidente Quaglia, al quale mi lega una proficua e reciproca collaborazione sin dal mio arrivo in Fondazione durante la sua vicepresidenza. A lui auguro con stima e amicizia la continuazione di un fruttuoso e sereno lavoro per la Fondazione e per il territorio", ha detto il Segretario Generale Massimo Lapucci.

SCHEDA - LA FONDAZIONE CRT: DA 27 ANNI "MOTORE" DELLA CRESCITA DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D'AOSTA IN UNA DIMENSIONE INTERNAZIONALE

La Fondazione CRT è un ente privato non profit nato nel 1991. L'ultimo bilancio consuntivo (relativo al 2018) si è chiuso con un avanzo d'esercizio pari a 92 milioni di euro (+7,6% rispetto al consuntivo 2017), patrimonio netto superiore a 2,2 miliardi di euro (+32 milioni sul 2017), posizione finanziaria netta salita a 254 milioni di euro (232 milioni di euro nel 2017), fondo di stabilizzazione delle erogazioni pari a 174 milioni di euro, 80 milioni di euro a sostegno del territorio.

Da 27 anni la Fondazione CRT è uno dei "motori" dello sviluppo e della crescita del Piemonte e della Valle d'Aosta in tre macro-aree — Arte e Cultura, Ricerca e Istruzione, Welfare e Territorio — con un'attenzione particolare per l'internazionalizzazione. La Fondazione CRT ha distribuito finora risorse per 1 miliardo e 600 milioni di euro e consentito la realizzazione di più di 39.000 interventi per il territorio, sostenendoli non solo dal punto di vista delle erogazioni, ma anche delle progettualità.

Inoltre, con un investimento superiore ai 100 milioni di euro, la Fondazione CRT ha interamente riqualificato le OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino, trasformando l'antica fabbrica dei treni in un luogo aperto al mondo dove si integrano diverse anime: cultura contemporanea e arte, ricerca e start-up, food. Nei prossimi mesi le OGR si caratterizzeranno ancora di più come centro d'innovazione internazionale, con spazi per acceleratori di imprese, laboratori di ricerca e un centro sui Big Data. Diventeranno inoltre la "casa" italiana di BEST, il programma bilaterale Italia-USA per promuovere la cultura imprenditoriale high-tech in Italia, con l'obiettivo di costruire un ponte tra la Silicon Valley e Torino.

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

   VBS50 Network Photography Torino

    https://www.vbs50.com - info@vbs50.com

    Foto - Città - Eventi - Attualità - Cerimonie - Web

    vbs50©1998

 

 

 



Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto