“COVID E ASSEDIO DEI CINGHIALI IN ITALIA”: RISCHI PER
LA SICUREZZA, L’AMBIENTE E LA SALUTE
Torino, 8 Luglio 2021
Le nostre proposte più urgenti per garantire continuità alle
aziende agricole e tranquillità ai cittadini
Da gennaio a maggio 2021 + 63% di richieste di indennizzo dei danni per
questo è urgente:
· Attuare un processo di riforma degli ATC e CA affinchè ci sia una maggiore
trasparenza della gestione economica/amministrativa;
· Introdurre il meccanismo della rotazione delle squadre autorizzate alla caccia al
cinghiale;
· Istituire un meccanismo sanzionatorio nei confronti degli istituti venatori che non
soddisfano i piani di selezione presentati ed approvati dalla Giunta regionale;
· Adeguare immediatamente i Piani di contenimento approvati e gestiti dalle
Amministrazioni provinciali in sintonia con la sentenza della Corte Costituzionale
del 14 gennaio 2021;
· Valorizzare maggiormente la figura del Tutor, inteso come proprietario o
conduttore di fondi in possesso di adeguata formazione e delle necessarie
autorizzazioni, ed attivare tale modalità di intervento sull’intero territorio
regionale;
· Semplificare le tempistiche e le procedure di attuazione degli interventi;
· Creare i presupposti, attraverso un’azione di coordinamento con le
Amministrazioni provinciali, affinché i piani di contenimento abbiano gli stessi
strumenti e lo stesso iter formativo in tutte le province;
· Prevedere interventi di contenimento in ambito urbano visto l’aumento
esponenziale dei cinghiali nelle città;
· Effettuare gli interventi di contenimento 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, non solo in
ambito urbano, ed anche con terreno innevato;
· Incentivare l’impiego e l’utilizzo di metodi ecologici tenendo in considerazione i
costi di installazione e di gestione che devono sopportare gli imprenditori agricoli;
· Potenziare, con regole semplici ed omogenee in tutto il territorio regionale, l’uso
di gabbie o recinti, sia fissi sia mobili;
· Consentire ai Sindaci, nelle situazioni di emergenza, di adottare provvedimenti
straordinari di contenimento con lo scopo di tutelare la sicurezza e l’incolumità
pubblica;
· Mantenere nella disponibilità aziendale i capi abbattuti direttamente dal
proprietario o dal tutor del fondo;
· Avviare procedure rapide per la perizia dei danni, garantire tempistiche certe per
la loro liquidazione ed uniformare i parametri di base per il loro riconoscimento;
· Superare le limitazioni derivanti dall’adozione del regime del de minimis;
· Attivare un osservatorio regionale per avere, da parte dei soggetti preposti quali
Province e Città Metropolitane, Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), Comprensori
Alpini (CA) ed Enti Parco, un puntuale e settimanale aggiornamento rispetto ai
risultati raggiunti, ovvero al numero di capi abbattuti.
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Foto Mario Sofia
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