DOPO L’ALLUVIONE DEL 2 OTTOBRE 2020
GARESSIO AVRÀ UN NUOVO PONTE E SARANNO I SUOI STUDENTI A SCEGLIERNE IL COLORE
Sostituirà lo storico Ponte del 1861, demolito dopo l’alluvione dello scorso autunno
Il concept è donato da Giorgetto Giugiaro
Torino, 22 Gennaio 2021
Saranno gli studenti garessini a scegliere, tra due diverse versioni cromatiche, il volto finale del
nuovo ponte che sostituirà quello storico, demolito lo scorso ottobre a poche settimane
dall’alluvione che ha provocato l’esondazione del Tanaro, travolgendo il centro abitato di
Garessio. Il concept è stato donato da Giorgetto Giugiaro e questa sera alle 21 sarà
presentato ufficialmente, in diretta Facebook, ai cittadini di Garessio.
Lo ha annunciato stamattina il sindaco di Garessio Ferruccio Fazio, insieme al presidente della
Regione Piemonte Alberto Cirio, al vicepresidente Fabio Carosso e all’assessore alle
Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi, durante una anteprima stampa a Torino a cui hanno
preso parte anche Giorgetto e Fabrizio Giugiaro. Presente anche l’assessore regionale alla
Sanità Luigi Genesio Icardi.
Il ponte sul Tanaro, fiume che divide in due Garessio, venne inaugurato con il nome di Ponte
Nuovo nel 1861, in sostituzione di una precaria struttura in legno destinata a cedere a ogni piena
del Tanaro. Nella seduta del 24 novembre 1859 il Consiglio Comunale di Garessio, all’indomani di
una violenta inondazione, invocò l’intervento del Governo per provvedere il paese di una struttura
stabile così da evitare “di veder divisa e segregata la borgata del Ponte senza mezzi di accesso
ai pubblici uffizi alla numerosa popolazione”. Per lungo tempo il Ponte Nuovo, intitolato in epoca
più recente al generale degli Alpini ed ex sindaco di Garessio Mario Odasso, è stato l’unico
collegamento tra le due parti del paese, palcoscenico di eventi e celebrazioni che hanno riunito
generazioni di garessini.
«Le alluvioni - spiega il sindaco Ferruccio Fazio - hanno segnato la storia del ponte e della
borgata per secoli, fino ad arrivare ai tragici momenti che i garessini di oggi hanno impressi nella
mente: le immagini del 1994, del 2016 e del 2020 sono indimenticabili. Il morale dei garessini è
stato più volte colpito ma mai affondato, così come la struttura del Ponte che, indifferente agli
ingentissimi danni recati alle strutture del circondario, è sempre rimasto in piedi». A seguito degli straordinari eventi alluvionali del 2 e 3 ottobre 2020 il Comune di Garessio ha
commissionato a un team di ingegneri idraulici uno studio finalizzato a comprendere i rimedi da
attuare per evitare le periodiche esondazioni del Tanaro. L’elemento di principale criticità è
risultato essere il ponte Odasso, che agiva da diga facendo straripare il fiume nel paese. Il 30
ottobre scorso è iniziata la sua demolizione e, parallelamente, si è lavorato per una soluzione che
ricollegasse le due sponde del fiume e riconnettesse i garessini alla loro borgata storica, dove si
concentrano i principali servizi e le attività commerciali. «Il 5 dicembre è stata inaugurata la passerella provvisoria - prosegue il sindaco Fazio -, ma la
nuova struttura non poteva che essere pensata da Giorgetto Giugiaro, firma del design nota in
Comune di Garessio tutto il mondo e “garessino doc”, che ha accettato di ideare un concept per il nuovo ponte e di
donarlo al Comune di Garessio e di questo gli siamo estremamente grati».
«Può sembrare paradossale che un atto di ricostruzione inizi da una demolizione, ma è l’esempio
concreto del modo in cui intendiamo agire per risolvere per sempre problemi in sospeso da
tempo, come quello di un ponte che più volte, nei decenni, aveva già evidenziato forti criticità -
commenta il presidente della Regione Alberto Cirio, nominato dal governo commissario per
la ricostruzione, insieme al vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso -.
Il nuovo ponte di Garessio rappresenta una delle priorità nella lista degli interventi per ripristinare le
parti del nostro territorio duramente ferite dall’alluvione dello scorso ottobre. Ma rappresenta
anche una prova d’amore di una personalità prestigiosa come Giorgetto Giugiaro verso una intera
comunità: che il nuovo ponte nasca dal suo ingegno e porti la sua firma è una ragione di orgoglio
in più, per cui gli siamo grati, e siamo certi che diventerà una delle attrazioni della nostra
splendida Garessio».
«Abbiamo segnato discontinuità rispetto al passato - sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e
Trasporti Marco Gabusi . Il Sindaco ha demolito un ponte che creava un’ostruzione al naturale
decorso del fiume e noi lavoreremo affinché il concept donato da Giugiaro diventi presto realtà,
definendo le risorse nel quadro dei fabbisogni dell’evento alluvionale scorso, che ha colpito
diverse aree d’Italia e in modo estremamente violento il Piemonte, e per il quale il Parlamento ha
inserito nella legge di bilancio ulteriori 100 milioni di euro destinati agli interventi di ricostruzione».
«Ho donato questo concept alla Città di Garessio su invito del Sindaco, professor Ferruccio Fazio
- spiega Giorgetto Giugiaro -. Mi sembrava doveroso contribuire alla mia Città a cui sono da
sempre legato con un concept sviluppato in Giugiaro Architettura. Il nostro progetto prevede un
ponte a campata unica di moderna tecnologia, senza sostegni nell’alveo, sollevata il più sottile
possibile per distanziarsi dai livelli delle acque riscontrati nei casi di piena. Il ponte è sorretto da
un ampio e scenografico arco in legno lamellare che incorpora tiranti in acciaio. Gli elementi in
legno traggono origine dalle risorse del territorio. L’arco ospita anche i sistemi di illuminazione sia
per funzionalità che per resa estetica. Per continuità col contesto del centro storico la carreggiata
e il camminamento sono piastrellati in porfido. Gli accessi al ponte sono ampi mentre a metà
percorso la carreggiata si allarga per costituire uno spazio di sosta dotato di panchine: un nuovo
luogo di futura aggregazione che possa favorire la rilassata fruizione del panorama. Per la parte
cromatica sono richiamati i colori dello storico Ponte Odasso: il rosso dei mattoni passa al colore
della struttura inferiore del ponte mentre il grigio della pietra è richiamato dalla colorazione
dell’arco».
Foto Mario Sofia
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