PRESIDIO UFFICIO SCOLASTICO DI TORINO
Torino, 8 Settembre 2020
Scuola: riparte la mobilitazione
La scuola sta ripartendo nel peggiore dei modi possibili:
• non sono stati fatti gli investimenti necessari per quanto riguarda il personale e tanto meno nell'edilizia scolastica. Mancano circa 60.000 docenti nelle scuole italiane e, rispetto, agli spazi la parola d'ordine del Ministero è stata "Arrangiatevi!";
• le classi pollaio non sono scomparse, anzi in tutto il paese si segnala la costituzione di nuove classi con 30 e più allievi;
• la sicurezza degli allievi e del personale non viene garantita. Si è attesa la prima settimana di settembre per decidere una misura minima come il controllo delle temperature all'entrata, i protocolli continuano ad essere poco chiari e il rischio di chiusura improvvisa è tutt'altro che scongiurato
Bisogna aggiungere inoltre l'evidente sciatteria con la quale sono state gestite le nomine dei supplenti con errori, cancellazioni e arroganti dichiarazioni della Ministra.
A fronte di questa situazione, da parte nostra, è necessario ribadire alcune scomode verità
• l'emergenza sanitaria ha posto in luce i problemi strutturali della nostra scuola: l'affollamento delle classi, l'assenza di spazi, il disinvestimento da parte di tutti i governi degli ultimi trent'anni. Non basta una manciata di denaro per sistemare una situazione disastrata come questa; occorre un investimento continuo di molte decine di miliardi per riportare la scuola ad un livello dignitoso
• in questo momento lo Stato sta chiedendo ai suoi dipendenti scolastici di rischiare di infettarsi tornando a lavorare in presenza. Non si mostra altrettanto solerte a rinnovare un contratto scaduto ormai da due anni e prosegue nella politica dell'impoverimento della categoria
La situazione è inaccettabile. Sicurezza di allievi e personale, forti aumenti salariali, radicale diminuzione del numero di allievi per classe sono la risposta di fronte a problemi strutturali che esistevano già prima del Covid 19, ma che la pandemia ha posto in risalto
SCIOPERO DELLA SCUOLA VENERDÌ 25 SETTEMBRE
PRESIDIO ALLE 10 ALL'USR C.so VITTORIO EMANUELE II, 70
24-25 settembre: la Scuola si mobilita e sciopera
A meno di una settimana dall'avvio della scuola, l'incertezza regna sovrana: organici docenti e ata insufficienti, caos sulle GPS (errori nel calcolo dei punteggi, necessità di rettifiche e di trasparenza sulle disponibilità), spazi spesso inadeguati, dispositivi di sicurezza non all'altezza, scelte didattiche non sempre meditate e consapevoli degli enormi limiti della DAD, trasporti non potenziati: tutto questo e tanto altro non garantisce sicurezza per lavoratori e studenti e diritto all'istruzione.
Da tempo denunciamo l'assenza di un piano di intervento strutturale che metta la scuola nelle condizioni di affrontare una crisi di questa portata. Per questo abbiamo indetto due giornate di scioperi e mobilitazioni territoriali e nazionali (24-25 settembre).
A Torino l'appuntamento è per venerdì 25 settembre alle 9 in Piazza Arbarello. Saremo insieme, studenti e lavoratori, come in tante altre piazze d'Italia, per rivendicare una scuola che tuteli la salute e la sicurezza di chi la vive, e il diritto costituzionale all'istruzione.
TORNIAMO IN PRESENZA PRETENDIAMO TRASPARENZA
L'avvio dell'anno scolastico si preannuncia caotico. Per questo invitiamo a manifestare sotto l'Ufficio Scolastico di Torino 8 settembre 2020 h. 14,30 PRESIDIO Ufficio Scolastico di TORINO via Coazze 18 (metro Bernini) Chiediamo all'amministrazione scolastica risposte su molti nodi cruciali.
Le GPS
Centinaia di insegnanti hanno segnalato errori materiali nell'attribuzione dei punteggi delle Graduatorie per le Supplenze. La meraviglia digitale di cui Azzolina va fiera è un buco nell'acqua. Eppure, a rigor di norma, sarebbe impossibile fare reclamo, se non attraverso il TAR. Pretendiamo che l'Ufficio Scolastico di Torino — come sta accadendo presso altri Uffici Scolastici — esamini i reclami ed effettui tutte le rettifiche e le modifiche necessarie alle graduatorie.
Trasparenza nelle operazioni di reclutamento
La digitalizzazione delle procedure di reclutamento sta ledendo il diritto alla trasparenza negli atti dell'amministrazione. Nei giorni passati la piattaforma per le immissioni in ruolo si è bloccata e il sito stesso dell'Ufficio Scolastico di Torino è stato irraggiungibile per giorni. Non c'è stata possibilità di conoscere le cattedre che si rendevano disponibili per le rinunce degli aspiranti. Per questo chiediamo che siano resi noti tutti i posti disponibili sulla provincia di Torino, dopo le rinunce da GAE, per le immissioni in ruolo da concorso per infanzia e primaria. Il disastro che ha caratterizzato le immissioni si moltiplicherà se le nomine annuali dalle GPS avverranno on line. Nel rispetto delle norme di sicurezza è necessario convocare gli aspiranti in presenza. Solo con operazioni alla luce del sole è garantito il diritto di tutti di conoscere il proprio destino lavorativo.
Lavoratori fragili
A pochi giorni dall'inizio delle lezioni le lavoratrici e i lavoratori della scuola in condizioni di fragilità, anche con patologie gravi, non conoscono quale sarà il loro destino. Chiediamo linee guida chiare che tutelino davvero questa categoria al momento abbandonata.
Continuità didattica
Per l'ennesima volta l'amministrazione sembra dimenticare l'importanza della continuità didattica nella scuola primaria. Chiediamo continuità didattica per le maestre diplomate magistrali del concorso straordinario permettendo la nomina giuridica sul posto di assegnazione e la nomina di fatto sul posto precedentemente occupato nell'a.s. 2019-20.
Foto Mario Sofia
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