COLTIVATO. CON I PIEDI PER TERRA - FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL'AGRICOLTURA
Tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste,
workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica
Torino, 31 marzo – 2 aprile 2023
Torino, 24 Febbraio 2023
Si terrà a Torino dal 31 marzo al 2 aprile 2023 la prima edizione di
ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti,
tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna
cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con
cadenza biennale.
Il Festival ColtivaTo è patrocinato da Regione Piemonte e Città di Torino. È sostenuto da Bayer
Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e
agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Reale Mutua, Turismo
Torino, in collaborazione con Università di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia,
Biennale Tecnologia, weTree.
“Torino, oltre a essere una delle città industriali nel mondo, con il suo settore manifatturiero, è
anche un’area agricola estremamente vasta e dalle caratteristiche varie e per certi aspetti estreme”
dichiara Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino. “Nel comprendere la varietà del nostro
territorio basti pensare alla dimensione metropolitana, al cui interno abbiamo tutto - pianura,
collina, montagna - e in ogni pezzo di territorio custodiamo saperi e produciamo una straordinaria
ricchezza agricola. Torino non poteva che accogliere con entusiasmo questa prima edizione del
Festival Internazionale dell’Agricoltura, che per alcuni sembrerà strano farlo in un contesto
urbano, ma l’agricoltura è pensiero, elaborazione, stile di vita e non per ultimo rimane un settore
produttivo con la sua rilevanza economica. In questi giorni densi di incontri avremo l’opportunità
di apprendere dai numerosi studiosi molto della capacità delle piante e della coltivazione di
adattarsi ai cambiamenti climatici; allo stesso tempo potremo riportare nel dibattito pubblico
quello che una volta era definito il settore primario dell’economia, quindi tornerà centrale il
fascino del territorio e delle sue produzioni agricole. Saranno giorni che insegneranno molto a
tutti.”
“L’agricoltura rappresenta storia, presente e futuro del nostro Paese e del Piemonte in particolare”
sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore all’Agricoltura
Marco Protopapa. “Parliamo di uno dei comparti più importanti per l’economia del nostro territorio, una
eccellenza che contraddistingue l’identità dell’Italia in ogni parte del mondo. Per questo un festival
che parla di agricoltura non poteva che nascere in Piemonte. Le sfide da affrontare sono molte, a
cominciare da quella della sostenibilità e della tutela ambientale. E nessuno può essere testimone
di questo impegno più di chi dedica la propria vita alla terra, ogni giorno.”
“La Camera di commercio si unisce alle altre istituzioni nel sostenere il Festival di un settore che
nella nostra area metropolitana conta più di 11.600 imprese e, nel solo export, supera il miliardo e
mezzo di valore annuo” dichiara il Vicepresidente della Camera di commercio di Torino
Enzo
Pompilio D'Alicandro. “L’ente camerale supporta queste imprese incentivando la loro
innovazione, soprattutto nel digital marketing, e facilitando la loro internazionalizzazione con
l’assistenza sulla normativa, la documentazione, la ricerca di partner commerciali. La Camera di
commercio, inoltre, promuove i loro prodotti con progetti dedicati, quali Torino DOC, Maestri del
Gusto, Torino Cheese, e ne assicura vasta visibilità non solo nei grandi appuntamenti di settore,
come durante lo scorso Salone del Gusto o il prossimo Salone del Vino, ma anche in occasione dei
maggiori eventi cittadini, ad esempio durante gli ATP Finals di Tennis o le Final Eight di Basket.”
Il Festival nasce da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero
dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino,
fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile
scientifico. Se chiediamo alle persone: preferite farvi operare da un dentista del 1930 o da uno
moderno?, nessuno preferirà quello antico - nessuno sosterrà che il trapano di una volta fosse
migliore e che un’operazione senza anestesia temprasse il fisico. Se invece cambiamo oggetto e
chiediamo: preferite il cibo di una volta o quello moderno?, la risposta non sarà scontata, nella
convinzione che l’agricoltura di un tempo fosse migliore, meno inquinante, più salubre, più
naturale. Il Festival nasce intorno ad alcune riflessioni su questo paradosso.
“Come mai nel primo caso l’innovazione è sentita come una spinta migliorativa ed entusiasmante,
mentre nel secondo rappresenta un limite?” si chiede Antonio Pascale.
“Forse perché l’agricoltura
è stata raccontata male, usando immagini stereotipate e il cittadino non è in grado di orientarsi? In
questo Festival ci proponiamo di raccontare l’agricoltura in modo nuovo, con dovizia di
particolari. Racconteremo la straordinaria avventura della terra, com’è cambiata negli anni, che
novità ci sono nel settore agricolo. L’avventura della terra altro non è che la nostra avventura nel
mondo, e nella vita. Interrogarsi sulla terra significa provare a rispondere anche ad alcuni dilemmi
che ci tormentano e cercare delle soluzioni a problemi comuni.”
“L’idea di questo Festival è nata, improvvisa, nel maggio del 2022, durante Eurovision,
nell’atmosfera magica delle serate di tarda primavera che solo Torino sa regalarti”
dichiara Maria
Lodovica Gullino. “ColtivaTo nasce per raccontare l’agricoltura che nutre il mondo, evidenziando
soprattutto l’innovazione che sta dietro alle produzioni agricole e il bisogno continuo di innovare
con la ricerca. Come ricercatore ho sempre sentito l’esigenza di comunicare, ai tecnici e al
pubblico, i risultati della ricerca. Perché buona parte della ricerca è finanziata con fondi pubblici e
da ciò deriva l’obbligo morale di fare conoscere a chi paga le tasse cosa si fa con il loro denaro e
perché la comunicazione permette al pubblico di fare scelte consapevoli. Torino ha una storia di
Festival ed eventi di grande successo, seguiti da un pubblico attento e preparato. È proprio a
questo pubblico che, con grande umiltà, ci rivolgiamo con ColtivaTo, con un programma
ambizioso, ben consapevoli che portare l’agricoltura in città, nelle eleganti sale di sedi auliche sia
una sfida. Dietro a ColtivaTo ci sono la passione e l’amore profondo che legano tutti quanti hanno
voluto questo Festival, verso un settore produttivo di grande importanza in Piemonte e in Italia,
spesso purtroppo trascurato o poco conosciuto.”
ColtivaTo vuole dunque provare a rispondere a queste domande, proponendosi di parlare della
“vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti
e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza
dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente
(inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e
affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole
rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate,
incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e
da qui nasce anche il nome del Festival - ColtivaTo.
Promotore e organizzatore del Festival è l’Associazione Comitato per la organizzazione del
Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino,
Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert.
ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi nella città di Torino, cornice ideale: Torino e il
Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, da un punto di
vista produttivo e scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del
Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni
del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”
saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero
fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.
ColtivaTo opera in sinergia con altri importanti festival torinesi, quali Biennale Tecnologia e
Biennale Democrazia, con due appuntamenti in programma, mentre il 24 marzo alle 18.30 al
Circolo dei lettori, nell’ambito di Biennale Democrazia, si terrà un’anteprima di ColtivaTo con un
intervento di Antonio Pascale dal titolo Da Pinocchio a Masterchef, introdotto da Maria Lodovica
Gullino.
ColtivaTo inaugurerà venerdì 31 marzo alle ore 16 alla Cavallerizza Reale di Torino con gli
interventi di apertura Salute Circolare, la salute del futuro di Ilaria Capua, Senior Fellow of
Global Health presso la sede Europea della Johns Hopkins University SAIS, e Il grano e la pietra
di Antonio Pascale, preceduti dai saluti istituzionali. Un'occasione per riflettere su quanto la salute
dell’uomo, delle piante e del pianeta stesso siano in realtà intimamente interconnesse, e una
entusiasmante, divertente storia della natura umana attraverso il grano, simbolo di vita e protezione
dalla morte.
Infine, in occasione della chiusura di ColtivaTo, domenica 2 aprile, ad Anteprima FLOReal nella cornice monumentale del cortile d'Onore della Palazzina di Stupinigi sarà possibile seguire una serie di stage e workshop pratici sulle piante da orto. Un altro modo di parlare di agricoltura ma questa volta con le mani nella terra.
<PROGRAMMA COMPLETO>

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