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FLASHBACK ART FAIR 2025 - SENZA TITOLO
La 13.ma edizione chiude nel segno del successo, dell'affetto e della responsabilità
Torino, 30 Ottobre 2025
Si è chiusa nel segno del successo confermandosi con 26.230 visitatori (aggiornamento delle ore 18.15 di domenica 2 novembre) e 48 progetti espositivi, la tredicesima edizione di Flashback Art Fair, la manifestazione che ogni anno trasforma Flashback Habitat in un organismo vitale, capace di unire arte e vita, mercato e pensiero, memoria e trasformazione.
Un’edizione “senza titolo” eppure fortemente identitaria, che ha confermato Flashback come un modello unico di fiera, dove l’esperienza è prima di tutto relazione: tra artisti e galleristi, tra pubblico e opere, tra passato e presente. In questi giorni, le sale dell’IPI - Istituto Provinciale per l’Infanzia si sono popolate di voci, incontri, sguardi e riflessioni. Gallerie italiane e internazionali, collezionisti, curatori e visitatori hanno riconosciuto in Flashback una casa condivisa dell’arte, un luogo affettuoso e consapevole dove ogni stanza diventa un laboratorio curatoriale, ogni incontro un atto di dialogo e di fiducia.
“Chi sceglie di partecipare a Flashback – spiegano le direttrici Ginevra Pucci e
Stefania Poddighe e il direttore artistico Alessandro Bulgini –
sceglie una dimensione diversa, in cui la fiera è prima di tutto un gesto di accoglienza. Qui il mercato entra nella vita reale, l’arte si avvicina alle persone e il collezionismo diventa pratica quotidiana, concreta, emotiva”.
Accanto a opere, fra gli altri, di Dürer, Ribera, Genovesino, Modigliani, Morandi, Ontani, Mondino, Marini e Von Stuck, all’immagine guida affidata - con infinito affetto - lle opere del fratello del direttore artistico Antonello Bulgini e agli spazi del Circolino ricoperti dalla scrittura potente e immaginifica di Alexander Mostafa Fazari e dalla capacità dell’esposizione Gaza, Opera Viva di ricordare l’importanza di trattenere il pensiero sulle urgenze del tempo attuale, la fiera ha offerto al pubblico un viaggio esperienziale tra linguaggi e tempi, attraversando la responsabilità dell’arte come filo conduttore: la capacità di farsi testimonianza, gesto politico e umano, spazio di compassione e consapevolezza.
A intrecciarsi con la sezione espositiva, anche il Public Program ha dato voce alla riflessione contemporanea: dai talk dedicati alla relazione fra arte e attualità con Monica Biancardi, Alessandro Bulgini e Christian Caliandro alle presentazioni dedicate a Carol Rama e al Legnanino ritrovato, fino ai laboratori Io sono nessuno, ispirati al mito di Ulisse, e alla musica jazz.
“Flashback è una fiera che vive nella relazione – conclude la direzione –.
È un ecosistema in cui il valore non si misura solo in termini economici, ma nel tempo e nella qualità dell’incontro. In un mondo difficile, crediamo nel potere dell’arte di costruire empatia, di generare consapevolezza, di offrire rifugio e prospettiva. È qui che si ritrova la bellezza, quella che unisce e non divide.”
Spente le luci sulla Fiera, resta vivo l’Habitat: non solo la mostra Compassione continuerà a vestire gli spazi del Circolino fino al prossimo marzo, ma gli spazi di Corso Giovanni Lanza 75 sono già pronti ad accogliere da venerdì 21 a domenica 23 novembre il MAF - Mater Film Festival - rassegna di cortometraggi alla prima edizione.
Foto Renato Valterza
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