Up Nuovo allestimento della Galleria Sabauda - La Collezione Gualino e le opere del Settecento Slideshow

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Foto: Renato Valterza © 2022



LA COLLEZIONE GUALINO : NUOVO ALLESTIMENTO ALLA GALLERIA SABAUDA

 

Torino, 15 Dicembre 2022

Con lo spostamento della Galleria Sabauda dal Palazzo dell’Accademia delle Scienze alla Manica Nuova di Palazzo Reale nel 2014, la Collezione Gualino aveva trovato una sistemazione parziale in un ambiente unico al terzo piano della Pinacoteca ed era presentata secondo un criterio prettamente cronologico, che non teneva conto della complessità della sua formazione.

“A seguito dei recenti studi ad ampio raggio condotti sulla figura del finanziere piemontese in occasione della mostra I mondi di Riccardo Gualino collezionista e imprenditore, allestita nelle Sale Chiablese nel 2019 – spiega Annamaria Bava, responsabile delle Collezioni d’Arte e di Archeologia dei Musei Reali – risultava ormai imprescindibile restituire anche una giusta dimensione alla straordinaria raccolta di un personaggio che, in primis nel mondo dell’arte e dell’industria, ma anche in tanti altri campi, ha segnato la storia della città di Torino all’inizio del Novecento. Il nuovo allestimento permette inoltre di valorizzare la formazione e la ricchezza della raccolta che, dal 1930, è entrata a far parte del patrimonio dello Stato Italiano”.

Il percorso, suddiviso lungo sette sale al secondo piano della Galleria Sabauda, propone ambienti immersivi, dalle cromie di segno contemporaneo. Nella prima sala, accoglie i visitatori un filmato prodotto dalla Banca d’Italia, che ancora oggi ospita a Roma una parte della raccolta. Ciascuna sezione del percorso testimonia le predilezioni estetiche del proprietario: uno sguardo a Oriente; il gusto dei Primitivi; dipinti, ori e avori; la casa museo; il Rinascimento e oltre; il gusto per l’antico; la galleria dei ritratti.

La visita è un’occasione unica per ammirare oltre 120 opere tra le quali spiccano capolavori della pittura toscana, come la Madonna in trono di Duccio di Buoninsegna e la Venere di Sandro Botticelli, e dipinti veneti come Venere e Marte di Paolo Veronese e Leda e il cigno della scuola di Tiziano. Si aggiungono oreficerie antiche e raffinati reperti archeologici, come il gruppo scultoreo egizio della IV dinastia e il raro Piatto cartaginese con Nereide del VI secolo d.C., che testimoniano la passione antiquaria di Riccardo Gualino.

 

 

    Foto Renato Valterza

 

 

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